CARNIA- Comunità Montana, no all’elettrodotto aereo
E’ forte e unanime la posizione del consiglio della Comunità montana della Carnia in relazione all’elettrodotto Somplago-Würmlach. L’assemblea dell’ente tolmezzino, infatti, ha ritenuto opportuno, dopo la firma, nel giugno scorso, di un documento ad hoc, ribadire il proprio parere sulla possibile realizzazione dell’infrastruttura sottoscrivendo un secondo atto, predisposto dai vertici della Comunità montana e dai sindaci dei Comuni compresi fra Paluzza e Cavazzo, e condiviso da tutti i componenti del consiglio. Nel documento, inoltre, viene chiesto un incontro al presidente della Regione, Riccardo Illy, e agli assessori regionali Lodovico Sonego ed Enzo Marsilio. La discussione della questione elettrodotto ha avuto luogo al termine della riunione, che ha visto l’approvazione, a larga maggioranza, di alcuni provvedimenti concernenti equilibri e variazioni di bilancio e la modifica del piano triennale di opere pubbliche oltre che la nomina, proposta dal sindaco di Paluzza e approvata all’unanimità, del primo cittadino di Tolmezzo, Sergio Cuzzi, a componente della Commissione speciale per la definizione del ruolo e dell’attività dell’ente. “La posizione della Comunità montana della Carnia e dei primi cittadini che ne compongono il consiglio – commenta Lino Not, presidente dell’ente di Tolmezzo – è chiara ed è stata recentemente condivisa anche dai sindaci della Carinzia. E’ nostra volontà, infatti, accettare un’unica soluzione, ovvero quella che prevede la realizzazione, attraverso il territorio carnico, di un’unica infrastruttura interrata di adeguata tensione (220KV), che possa soddisfare il fabbisogno energetico delle attività produttive interessate, comprese quelle ubicate sul territorio montano, e contribuire a colmare il deficit energetico regionale”. Nel documento l’ente ha espresso anche l’interesse ad essere coinvolto, insieme ai Comuni e agli imprenditori locali, nella realizzazione del progetto sostenuto. “Abbiamo agito – continua Not – spinti anche dalla preoccupazione per le notizie apparse sulla stampa che hanno coinvolto il presidente delle Ferriere Pittini, e parte dell’amministrazione regionale e che darebbero quasi per certa la prossima realizzazione dell’elettrodotto aereo”. Una soluzione, questa, già osteggiata dal consiglio della Comunità montana a causa del rilevante impatto ambientale, dell’irreparabile deturpamento dell’ambiente naturale e dell’elevato inquinamento elettromagnetico, lesivo alla salute della popolazione. Sulla ventilata ipotesi circa l’impossibilità di realizzare un elettrodotto interrato, Not sottolinea come: “In base alla documentazione in nostro possesso il progetto risulta tecnicamente possibile, consentirebbe una maggior efficienza delle prestazioni in trasmissione e annullerebbe gli impatti ambientali più significativi assicurando, al contempo, minori oneri nella gestione degli impianti e maggiore sicurezza”.
