FUSINE- Weissenfels, per Bertossi la soluzione è vicina

E’ ad un passo dalla conclusione la trattativa tra il
gruppo intenzionato a rilevare le acciaierie Weissenfels di
Fusine e le parti sindacali, che hanno considerato il
riconoscimento dell’anzianità aziendale maturata dai dipendenti
da parte della proprietà come un segnale molto positivo, in grado
di sbloccare quindi la vertenza che si era protratta in queste
ultime settimane.

Ieri il piano industriale è stato presentato all’assessore
regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, che ha
auspicato che “le parti trovino un accordo in nome di una volontà
reciproca di giungere ad una soluzione. Arrivati ad un passo da
un traguardo costruito in sinergia e con la collaborazione di
tutte le parti – ha detto Bertossi – la responsabilità di ognuno
porterà ad ottenere un accordo che consenta di arrivare ad una
conclusione positiva dell’asta e al riavvio della produttività”.

Bertossi ha anche rassicurato sindacati e la proprietà in merito
ai futuri periodi e fasi del rilancio aziendale. “Abbiamo a
disposizione diversi strumenti per seguire l’azienda nel tempo
affinché mantenga le sue radici sul territorio, producendo
reddito e mantenendo i livelli di occupazione delle vallata. I
casi di Fusine e della Cartiera di Moggio – ha commentato
Bertossi – sono sempre stati seguiti con particolare cura fin
dall’inizio, perché la chiusura di queste due aziende metterebbe
in ginocchio paesi interi”.

Sindacati e proprietà hanno valutato molto positivamente
l’impegno finanziario della Regione, consistente nello
stanziamento di un milione e mezzo di euro che andrà a coprire la
quasi totalità del costo degli immobile. La restante parte, 300
mila euro, verrà garantita dall’amministrazione comunale di
Tarvisio.

“Non possiamo che apprezzare che la Regione sia intervenuta
direttamente affinché la Weissenfels non cessasse la sua attività
nella vallata – ha detto Ivano Monguzzi a nome delle sigle
sindacali -. Crediamo che il piano industriale presentato dalla
proprietà sia serio, un piano che permetterà il rilancio
dell’azienda e dell’occupazione. Il fatto che l’azienda garantirà
l’anzianità maturata dai dipendenti ci pare un passo decisivo che
sbloccherà la trattativa”.

Il piano prevede la nuova assunzione di tutti i 230 dipendenti, a
cui verrà applicato il contratto nazionale più un riconoscimento
di quota a parte delle anzianità maturate. La proprietà è inoltre
disponibile a riconoscere un premio di risultato fino a 500 euro
all’anno.

Il piano prevede la costituzione di una new co costituita per
l’80 per cento da una società del Gruppo Zanetti e per il 20 per
cento da una partecipazione della Lima spa.

Presenti all’incontro, oltre ai vertici della proprietà e ai
rappresentanti sindacali anche il curatore fallimentare, Giuseppe
Varisco, il sindaco di Tarvisio Franco Baritussio e
rappresentanti dell’Assindustria di Udine e di Friulia.