PIETRATAGLIATA- Ponte modello da esportare in Africa

Dal ponte di Pietratagliata al
“Ponte Italia” per l’Africa. Diventano un modello da esportare
l’impegno della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia e la
gara di solidarietà che avevano permesso di fronteggiare
l’alluvione in Val Canale e in Canal del Ferro nell’agosto del
2003, con la costruzione a tempo di record di un ponte
provvisorio sul fiume Fella per togliere dall’isolamento la
frazione di Pietratagliata, in comune di Pontebba.

Di questo si è parlato a “Ieri, oggi, domani”, la seguitissima
sezione di “Domenica In” condotta da Pippo Baudo su “Rai uno”.
Ospite della trasmissione di ieri sera è stata Marta Di Gennaro,
responsabile delle Emergenze sanitarie della Protezione civile
nazionale, in rappresentanza del capo del Dipartimento Guido
Bertolaso, impegnato nella Puglia colpita dal maltempo.

Con l’immagine di Pietratagliata sullo sfondo, la rappresentante
della Protezione civile ha illustrato l’iniziativa “Ponte Italia”
per costruire in Africa, in una regione del Sudan meridionale, un
ponte analogo a quello sul Fella, come premessa di sviluppo di
una regione isolata dal resto del Paese per almeno otto mesi
l’anno, durante la stagione delle piogge, a causa
dell’impossibilità di guadare un fiume.

In Africa si pensa di costruire entro la Pasqua del 2006 un ponte
del tutto simile a quello di Pietratagliata, proprio sulla base
della positiva esperienza condotta in Friuli Venezia Giulia,
confidando sulla solidarietà degli italiani. Per questo è stato
attivato un conto corrente presso la Banca Popolare Etica (c/c
525525) per l’iniziativa denominata “Ponte Italia – Sud Sudan”,
ma è possibile anche donare un euro con il cellulare,
indirizzando un Sms al numero di telefono 48580.

Attorno al ponte, come ha spiegato Marta Di Gennaro, la
Protezione civile nazionale pensa di realizzare successivamente
altre infrastrutture quali scuole e ospedali, come volano di
sviluppo della vasta diocesi cattolica di Rumbek.

Considerato allora come il simbolo della volontà di ricostruzione
e di rinascita della Val Canale e del Canal del Ferro, anche il
ponte sul Fella era stato realizzato grazie alla solidarietà
degli italiani, a una sottoscrizione lanciata via Sms dal “Tg 5”
con la quale in pochi giorni era stato raccolto oltre un milione
di euro, di cui 630 mila erano serviti a realizzare il manufatto.

Il ponte sul fiume Fella, per collegare nuovamente la frazione di
Pietratagliata con la statale Pontebbana, era stato montato in
soli sette giorni. I lavori erano iniziati sul greto del corso
d’acqua il 6 settembre del 2003 e, grazie a un impegno
ininterrotto delle squadre 24 ore su 24, erano stati completati
il 13 settembre successivo, quindi ad appena due settimane
dall’alluvione.

Il ponte, tuttora in funzione, è di tipo “Bailey”: la sua
struttura metallica è sospesa a un’altezza di circa 14 metri, ha
una campata di oltre 50 ed è larga 3, consentendo il passaggio di
mezzi leggeri a senso unico alternato. Alla metà dello scorso
settembre sono iniziati a fianco del “Bailey” i lavori per
realizzare il ponte definitivo, con un investimento 2,5 milioni
di euro, nell’ambito di un più ampio programma avviato dalla
direzione della Protezione civile della Regione per mettere in
sicurezza l’intero alveo del Fella.

L’alluvione del Val Canale e del Canale del Ferro era stata
causata da una pioggia di eccezionale intensità, che aveva
interessato la zona il 29 agosto di due anni fa, a partire dal
primo pomeriggio. In tre ore erano caduti ben 35 centimetri di
pioggia, provocando frane e rotture degli argini che avevano
fatto tracimare i corsi d’acqua e trascinato a valle migliaia di
metri cubi di fango e detriti. Due erano state le vittime, in
comune di Malborghetto-Valbruna.