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Centrale termoelettrica sul Lago di Cavazzo, Bubisutti chiede chiarimenti alla Siot

«Il progresso, come la democrazia, deve basarsi sulla trasparenza e secondo questo principio basilare, ho deciso di relazionarmi direttamente con la Siot perché si arrivi alla chiarezza del progetto di Somplago».

Parole della parlamentare carnica Aurelia Bubisutti (Lega), che chiede l’avvio di un’informativa riguardo alla neo emersa e d’urgente interesse collettivo questione della centrale termoelettrica che dovrebbe sorgere nella frazione di Cavazzo Carnico, vicino alla stazione di pompaggio esistente. Il 24 dicembre 2021 la società per il greggio transalpino (la linea su cui si ragiona è quella Trieste-Monaco), ha richiesto l’autorizzazione unica per costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti fossili di potenza elettrica nominale di 7,7Mwe e di potenza termica nominale di 17,1 Mwt sul lago dei Tre Comuni. L’avvio del procedimento e indizione della conferenza dei servizi decisoria (in forma asincrona e semplificata) prevede il verdetto di Regione, Ministero dello sviluppo economico, dell’interno (Agenzia delle dogane, Asu Fc, Comune di Cavazzo, Arpa e Terna), dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Prima di questo passaggio definitivo, Bubisutti ha dunque aperto un dialogo con la direzione della Siot-Tal (Società italiana oleodotto Transalpino) per vederci chiaro e poter riferire al territorio il peso e l’effetto di questa decisione. Positiva la risposta della segreteria di Alessio Lilli, General Manager della società che gestisce il tratto italiano dell’Oleodotto Transalpino. «Abbiamo concordato che ci sarà un incontro informativo in prossimità delle centrale di Somplago – ha affermato Bubisutti -, per rendere edotta anche la popolazione locale delle intenzioni e dell’impatto ambientale che avrà questa nuova postulata opera. Il luogo è già stato sfruttato a sufficienza e se ci dev’essere un ulteriore incremento di produzione elettrica, i cittadini meritano trasparenza ed inclusione».

La parlamentare leghista spiega inoltre che la data del 12 aprile, ventilata come termine per la decisione di concessione unica, non sussiste e che, le operazioni decisionali avverranno in un lasso di tempo più lungo.

«L’esigenza giustamente espressa dagli utenti della Carnia e Val Canale e di cui nelle mie funzioni mi sono fatta portavoce – conclude Bubisutti – vuole dipanare le zone d’ombra che lasciano dubbi su quali siano gli effetti ambientali e quali i vantaggi per un territorio che rischia di ricevere solo gli effetti nocivi di questo processo. Siot faccia chiarezza su questo suo progetto e permetta al territorio di esprimere una posizione».