Coronavirus, l’assessore Riccardi: «I dati della fase 1 dimostrano l’efficacia delle azioni in Fvg»
“La fotografia complessiva della fase 1 dell’emergenza rappresenta il Friuli Venezia Giulia come una delle regioni in cui l’impatto del contagio è stato tra i più contenuti. Questo grazie anche alle azioni intraprese, oltre che al numero di tamponi processati significativamente superiore alla media nazionale”.
Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso della seduta della III Commissione del Consiglio regionale.
Nella relazione è stato ricordato il primo cluster Covid-19 di Remanzacco, nel quale dopo l’accertata positività registrata il 1° marzo, vennero testate, tracciate e monitorate tutte le persone (143) sintomatiche e non, venute a contatto stretto sia con il soggetto inizialmente positivo sia con i casi divenuti positivi in seguito. Da rilevare, come ha sottolineato Riccardi, che “nessun altro caso positivo associato a questo focolaio si è verificato grazie all’intervento tempestivo e capillare del Dipartimento di prevenzione, contribuendo probabilmente a contenere in modo significativo la diffusione del contagio da coronavirus nella nostra regione”.
Per quel che riguarda i dati complessivi della fase 1 suddivisi per territorio provinciale, i dati sono i seguenti: Trieste 10.569 persone sottoposte a tampone di cui 1.209 positive (11,4%), guariti 414 (34,4%), decessi 166 (13,8%); Udine 23.313 persone sottoposte a tampone di cui 924 positive (4,0%), guariti 781 (84,5%), decessi 74 (8,0%); Pordenone 6.533 persone sottoposte a tampone di cui 617 positive (9,3%), guariti 362 (58,7%), decessi 60 (9,7%); Gorizia 5.605 persone sottoposte a tampone di cui 185 positive (3,3%), guariti 124 (67,4%), decessi 4 (2,2%).
Dopo aver ricordato la riorganizzazione delle attività ospedaliere e territoriali (la sospensione delle prestazioni programmate, l’attivazione di percorsi di pre-triage e quella di percorsi separati), il vicegovernatore ha illustrato i numeri delle terapie intensive: allestiti 102 posti letto con un indice di pazienti presi in cura dello 0,16 per 100mila abitanti (il terzo in Italia dopo dopo Molise e Calabria).
Il quadro generale dei ricoveri invece è del 9,1 per 100mila abitanti. Nella suddivisione per territorio provinciale: Trieste 269 ricoveri (22,2% dei positivi), 44 persone in terapia intensiva (3,6% dei positivi); Udine 255 ricoveri (27,6% dei positivi), 28 persone in terapia intensiva (3,0% dei positivi); Pordenone 210 ricoveri (34,0% dei positivi), 34 persone in terapia intensiva (5,5% dei positivi); Gorizia 54 ricoveri (29,2% dei positivi), 26 persone in terapia intensiva (8,6% dei positivi).
Dopo il Piemonte il Friuli Venezia Giulia è stata la regione più solidale accogliendo nei reparti di terapie intensive 11 pazienti gravi provenienti da altre parti d’Italia. “Una scelta – ha puntualizzato Riccardi – di cui dobbiamo andare orgogliosi, anche perché fu assunta in uno dei momenti in cui il contagio e le ospedalizzazioni erano ai massimi livelli”.
Un altro tema al centro del focus è stato quello del numero di ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani distribuito nelle tre Aziende: casi positivi in strutture dell’Asugi (Giuliano-Isontina) 25,5%; Asfc (Friuli centrale) 19,2%; Asfo (Friuli Occidentale) 9,1%. Relativamente ai tamponi fatti nelle case di riposo il dato regionale rapportato alla popolazione è del 6,5% mentre a livello nazionale è del 3,7%.
Incentrando il discorso sul personale del Servizio sanitario regionale (Ssr) risultato positivo, il dato al 4 maggio è del 9,0% mentre quello nazionale è dell’11,5%. Sullo stesso personale sono stati effettuati 24.817 tamponi. Facendo un’analisi sul contagio tra il personale del Ssr emerge che il 71,4% dichiara di aver contratto il virus sul posto di lavoro, il 12,7% extra ambiente lavorativo e il 15,9% non lo sa.
Infine le spese complessive sostenute in regione nel corso dell’emergenza e riportate nel resoconto inviato al Capo dipartimento nazionale della Protezione civile nazionale e al Commissario straordinario ammontano a 49.541.780,23 euro.