Hockey, via ai quarti con Bolzano-Aquile

Le Ice Hockey Aquile ripartono alla caccia della storica semifinale scudetto dallo stesso stadio in cui erano uscite sconfitte nella passata stagione. Un destino beffardo, infatti, nonostante quaranta match e un finale al cardiopalma come non accadeva da anni, ha deciso di non far cambiare nulla rispetto ai quarti di finale di un anno fa: stessi identici accoppiamenti con il Pontebba che stasera (giovedì 17), al PalaOnda alle 20.30, inizia il suo cammino contro il Bolzano.
Ogni formazione ha la "sua" avversaria e per i friulani sembra che i biancorossi altoatesini siano ormai diventati un appuntamento fisso. Subito la mente va quella serie vietata ai deboli di cuore che, una stagione fa, vide le Aquile a un passo dallo storico risultato: eliminare gli allora campioni d’Italia del Bolzano. Un sogno svanito all’ultimo rigore di gara-7, con i Foxes capaci di vincere la serie annullando tre match-point friulani.
«Rivincita e vendetta? Io non credo molto a queste cose – spiega il direttore sportivo dei friulani, Fabio Armani – anche se, ovviamente, spero che il ricordo di quello che è successo un anno fa serva a dare quella spinta in più a tutti coloro che hanno giocato quell’incredibile quarto di finale».
Alla fine sono stati accolti i desideri dei tifosi friulani, della dirigenza pontebbana e dei giocatori che hanno invocato a gran voce proprio il Bolzano quale avversario nei playoff. «A dire la verità – spiega il capitano bianconero, Luca Rigoni – noi ci auguravamo di non incontrare l’Asiago perché è sicuramente l’avversario più ostico. Indubbiamente ritrovare il Bolzano è uno stimolo in più per quella che possiamo considerare una rivincita anche se di quella squadra è rimasto ben poco».
Molti sono stati, infatti, i cambiamenti in casa Foxes, ma poco importa – soprattutto nei tifosi – la sede di rivalsa non ha occhi per leggere i nomi sulle maglie avversarie. «Ora come ora, però – prosegue Rigoni – dobbiamo mettere da parte quello che è stato il passato. Tra di noi ne abbiamo parlato e alla fine non importa chi ci è capitato perché l’obiettivo è solo vincere. Entrambe le squadre partono dallo 0 a 0 e noi ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto».
In questi dodici mesi, come detto, ad aver cambiato di più è stato il Bolzano che ha solo sei "superstiti" di quell’entusiasmante quarto di finale: «Hanno dovuto ripartire da zero e ricostruire praticamente tutta la squadra e questo non sempre è un vantaggio. Indubbiamente sono migliorati per quanto riguarda il portiere e sono ritornati a essere un gruppo unito vista la brutta aria che tirava in spogliatoio. Rispetto all’anno scorso, però, potrebbero sentire la mancanza di un ottimo difensore come Borgatello, out per infortunio».
Il Pontebba, invece, potrà contare sullo stesso blocco di italiani oltre ad Hocevar e Guerin. «Dalla nostra parte potrebbe giocare il fatto di avere un anno in più di esperienza nei playoff, a cui dobbiamo aggiungere il vantaggio di una coperta più lunga dell’anno scorso. Questo ci permette maggior turnover e la possibilità di schierare in attacco una terza linea importante. Probabilmente abbiamo perso un po’ di talento rispetto la passata stagione, ma ne abbiamo guadagnato in fisicità e questo ci potrebbe permettere di ottenere risultati ancora più sorprendenti». La serie, che ricordiamo si gioca al meglio dei sette incontri, si preannuncia – quindi – ancora una volta molto equilibrata e per trovare conferma basta scorrere i cinque precedenti stagionali con il Bolzano a guidare con tre vittorie (4:2, 4:1 e 3:2), mentre le Ice Hockey Aquile FVG si sono aggiudicate gli altri due, (3:1 al Palaonda e l’ultimo al PalaVuerich, per 6:3).

nella foto Shane Endicott delle Aquile contrato da Danny Irmen del Bolzano (foto Maurizio Condolo)