Per rilanciare i caseifici ecco Friulmont
Friulmont, Società consortile lattiero casearia della montagna
friulana, è stata costituita per raggruppare le latterie dell’Alto
Friuli, coordinandone le produzioni e la promozione.
E’ quanto ha specificato l’assessore regionale alle Risorse
Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, presentando
il consorzio, a Udine, nella sede dell’Amministrazione regionale.
Friulmont ha sede ad Amaro, presso l’Agemont.
E’ presieduta da Luciano Mazzolini, vicepresidente Oliviero Della
Picca, consigliere rappresentante delle latterie Andrea Minisini.
Ne fa parte anche l’Agemont, e raggruppa i caseifici: Sociale
Alto But di Sutrio, Val Tagliamento di Enemonzo, Val Degano di
Ovaro. Nonché le latterie: Cooperativa Agricoltori Valcanale di
Ugovizza, di Venzone, di Campolessi, di Paularo. Che lavorano
annualmente 10 milioni di chilogrammi di latte conferito da 250
aziende, per trasformarlo in formaggio Latteria e Montasio, ma
anche in ricotta fresca e affumicata, formaggi molli e a pasta
filata, e burro. Mentre sono una cinquantina gli occupati nei
caseifici consorziati.
Questa la fotografia della realtà che la Regione, attraverso
l’Agemont, intende riqualificare, razionalizzando e coordinando
le produzioni. Al fine di poter offrire sui mercati prodotti
moderni, di qualità, e come ha auspicato Violino, presto anche
certificati.
L’intenzione istitutiva di Friulmont, secondo l’assessore
regionale, è infatti quella di salvaguardare l’esistenza dei
caseifici dell’area montana, in quanto essi sono uno degli
elementi cardine della filiera zootecnica del territorio
dell’Alto Friuli, dalla Carnia alla Valcanale. Territorio che
proprio attraverso la presenza della zootecnia, dell’uomo, degli
allevamenti, dei pascoli, può essere mantenuto preservando in
parte i pericoli di dissesto derivanti dall’abbandono.
Come hanno evidenziato all’unisono l’assessore Violino, i
direttori, centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e
Forestali, Luca Bulfone, e di Agemont, Luigino Maravai, Friulmont
rappresenta un’occasione importante e imperdibile per mantenere e
valorizzare il patrimonio, anche culturale e peculiare,
rappresentato dalle attività casearie di montagna. Un’occasione
mirata a scongiurarne la chiusura.
Lungo il percorso di riqualificazione, che dovrà sfociare nella
promozione di nicchia e di più larga scala, Violino intravede la
valorizzazione di produzioni di carattere biologico, anche
considerando il fatto che già le produzioni zootecniche di
montagna sono già ottenute per buona parte con metodi naturali,
la certificazione con i marchi di qualità, l’attestazione del
marchio Friulmont che ne identifichi le produzioni, il raccordo
con realtà significative del territorio montano non consorziate,
e la produzione di formaggi, e non solo, di malga.
"Troppo tempo – ha aggiunto Violino – si è perso finora per la
tutela dell’agricoltura di montagna, e questa iniziativa vuole
dare un impulso al settore, nella prospettiva che probabilmente
l’agroalimentare sarà uno dei primi comparti a uscire dalla crisi
economica in atto".
Violino si è infine soffermato sull’iniziativa delle Regioni
alpine italiane, del Vorarlberg, della Carinzia, del Sud Tirolo,
della Repubblica di Slovenia, con la presenza in questo
raggruppamento in qualità di osservatori delle Regioni Veneto,
Lombardia e Piemonte, per ottenere un maggior peso politico nei
confronti della UD, e poter fare fronte comune in vista della
predisposizione della nuova PAC, lo strumento portante della
politica agricola comunitaria, per il periodo dal 2012 al 2020.
Friulmont, dunque, si presenta quale soggetto attuatore del
rilancio della zootecnia di montagna, anche attraverso la
promozione e la commercializzazione dei prodotti caseari per
quanto riguarda la produzione annua non già venduta direttamente
dai consorziati, pari a circa il 50 per cento.
Tale consorzio dovrà quindi fare sistema, producendo effetti
positivi che non potranno essere immediatamente riscontrabili, ma
che in prospettiva intendono dare fiducia agli operatori e
rafforzare il settore.
Un progetto nel quale, come ha rilevato il presidente di
Friulmont, Mazzolini, i consociati credono. Ma ci crede anche
l’agricoltura di montagna.
Nell’occasione è stato presentato il direttore di Friulmont,
Lucio Rossmann.
Oggi alle 19 in "Block Notes Sera" e domani in "Block Notes ore 12",
su Radio Studio Nord, le interviste di David Zanirato a Violino, Maravai
e Rossman.
