Elettrodotto, richiesta di Legambiente al Comune di Tolmezzo

La Società Alpe Adria Energia, che, come è noto, propone la realizzazione di un elettrodotto tra Somplago e Würmlach, ha presentato alla fine del luglio scorso delle “integrazioni volontarie” al suo Studio di Impatto Ambientale. Anche questa volta i Comuni, presso cui la voluminosa documentazione è stata depositata, e tutti i cittadini, hanno la possibilità di prendere visione degli elaborati e di presentare nel termine di 60 giorni le proprie “osservazioni” ed opposizioni.
La scadenza ufficiale dovrebbe essere fissata per lunedì 4 ottobre, dal momento che la ditta proponente aveva fatto pubblicare il 5 agosto scorso su due quotidiani, come previsto dalla legge, l’avviso dell’avvenuto deposito. Legambiente segnala, però, alcune “anomalie”.
La documentazione presentata dalla Società Alpe Adria Energia è stata infatti a disposizione dei cittadini presso l’Ufficio Urbanistico del Comune di Tolmezzo solamente a partire dal giorno 23 settembre 2010. Il ritardo, rispetto alla data di deposito comunicata dagli organi di stampa e dalla Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici della Regione, sembra derivi dal fatto che il plico di Alpe Adria Energia non sarebbe giunto direttamente al Protocollo del Comune di Tolmezzo, ma a quello di un altro Comune. In questo modo, non avendo avuto i cittadini di Tolmezzo, a differenza di quelli di tutti gli altri Comuni interessati, i sessanta giorni di tempo per documentarsi e presentare le proprie “osservazioni”, Legambiente ha chiesto che il termine della scadenza sia posticipato e che venga calcolato a partire dal momento in cui gli atti sono divenuti effettivamente consultabili.
Una seconda “anomalia”, segnalata dall’associazione ambientalista, riguarda la scarsa o nulla informazione data ai cittadini sull’argomento. “Ancora una volta – sottolinea Marco Lepre, presidente del locale circolo di Legambiente – l’Amministrazione Comunale di Tolmezzo si è distinta per il silenzio e per il mancato coinvolgimento sia delle Consulte frazionali direttamente interessate, che dei cittadini. Nessuna riunione, nessun incontro pubblico per illustrare il progetto, come se l’attraversamento del territorio comunale con tralicci alti fino a 61 metri fosse la cosa più naturale di questo mondo”. Eppure, il nuovo tracciato proposto – modificato perché alcuni organismi regionali e statali hanno segnalato la pericolosità della collocazione dei sostegni all’interno dell’alveo del Tagliamento e su versanti a rischio frana – risulta dal punto di vista paesaggistico ancora più impattante del precedente, transitando in località Somp lis Voris e nei pressi della cima del Monte Dobis, rinomati punti panoramici sulla conca tolmezzina.
In attesa di conoscere il contenuto della Delibera con la quale venerdì scorso la Giunta Comunale di Tolmezzo avrebbe espresso all’unanimità un “parere favorevole sulla compatibilità ambientale” dell’opera, Legambiente sottolinea come ulteriore “anomalia” il fatto che l’argomento non sia stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio Comunale tenutosi solo due giorni prima. Forse, anche in questo caso, qualcuno ha voluto evitare confronti e discussioni con i rappresentanti eletti dai cittadini. Rimane il fatto che la delibera con la quale nell’aprile scorso il Consiglio si era espresso il 27 aprile scorso contro ogni ipotesi di elettrodotto aereo non può essere ribaltata con una semplice delibera di Giunta.