Una storia a fumetti bilingue a Chiusaforte
Una storia a fumetti può rappresentare uno stimolo utile per
conoscere gli eventi che si sono verificati nel corso dei secoli
in una determinata località. Se poi il territorio in questione è
quello del Canal del Ferro, che ha alle spalle un passato molto
travagliato, l’occasione per spiegare la storia con l’aiuto delle
illustrazioni risulta ancora più interessante.
Questo singolare esperimento è stato intrapreso
dall’Amministrazione comunale di Chiusaforte, che ha
commissionato la realizzazione del volume a fumetti "Olmis di
Antigas – Chiusaforte e la sua storia" a Roberto Tirelli (testo e
sceneggiatura) e Francesco Bisaro (disegni). L’opera – finanziata
da Regione, Provincia di Udine, Comunità Montana del
Gemonese-Canal del Ferro-Valcanale e dal Comune – è stata
presentata giovedì sera a Chiusaforte.
Nel volume i disegni accompagnano il lettore nella ricostruzione
storica, lo aiutano a scoprire i luoghi, i fatti e le
testimonianze. Come noto, il Canal del Ferro ha conosciuto nel
corso della storia varie dominazioni: attraverso la valle sono
infatti passati tutti gli eserciti diretti nella penisola
appenninica o nell’Europa centro-orientale.
La pubblicazione, suddivisa in 25 tavole storiche e realizzata
dagli autori con cura, è particolarmente accessibile ai ragazzi e
a tutti coloro che sono attratti dalla capacità di sintesi
espressa dalle rappresentazioni grafiche.
Sono protagonisti nelle illustrazioni (che seguono l’itinerario
storico: dai Celti, attraversando il periodo romano, la
dominazione veneta, Napoleone, l’annessione al Regno d’Italia, la
grande guerra, fino ai giorni nostri) padre e figlio che
discorrono sulle "tracce" lasciate dai menzionati soggetti sul
territorio.
I disegni sono accompagnati nel volume dalle didascalie sia in
lingua friulana che italiana, che favoriscono l’immediatezza dei
messaggi contenuti. Il lavoro, ha sottolineato il sindaco di
Chiusaforte Luigi Marcon, rappresenta per la comunità uno sforzo
di recupero e di valorizzazione delle radici, nelle quali si
identifica.
"La pubblicazione testimonia in modo originale – ha spiegato
l’assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro -, come il
friulano sia un codice linguistico che può essere utilizzato in
tutte le occasioni: in tale contesto, la valorizzazione e la
tutela della lingua assume un significato specifico."
Alla presentazione – alla quale hanno partecipato l’assessore
regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, i sindaci di
Resia e Dogna, Sergio Chinese e Renato Taurian – è intervenuto
come ospite d’onore il celebre cronista sportivo Bruno Pizzul,
che ha messo in evidenza come i friulani, nonostante abbiano
conosciuto nel corso dei secoli numerosi dominatori, "sono sempre
rimasti fedeli a se stessi", mantenendo quindi "ferma la propria
identità".
Su come negli ultimi tempi si dedica maggiore attenzione alla
storia locale ("la Regione sostiene lo sviluppo e la diffusione
della storia locale nella scuola"), si è soffermato nel suo
intervento l’assessore Molinaro, che ha infine ricordato come
quest’operazione, oltre a valorizzare la storia del posto,
rappresenta anche una risorsa per quanto riguarda lo sviluppo
turistico in chiave di offerta paesaggistica e culturale del
territorio.
