Bilancio 2009 per la Protezione Civile dell’Ana Carnica

Dodicimiladuecentosettantasette sono le ore che il Nucleo di Protezione Civile della Sezione Carnica dell’Ana, composto da 48 volontari, ha messo a disposizione della collettività. Di queste ben 10.200 a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo.

Per tirare le somme e fare il bilancio sulla attività svolta nel 2009, i suoi volontari si sono incontrati al Centro Don Onelio della Comunità “Piergiorgio” di Caneva di Tolmezzo assieme ai meno fortunati ospiti della Comunità stessa che hanno condiviso la serata anche in un momentio di convivialità. Presenti anche il col. Ermanno Dentesano, coordinatore regionale della P.C., Luigi Rosolen, vice coordinatore e segretario, il gen. Rolando Parisotto, già coordinatore regionale, Carlo Vozza, Presidente della Sezione di Gemona e Gianni Cedermaz, già presidente della Sezione di Cividale.

Dopo il saluto del presidente della Sezione “Carnica” Umberto Taboga, il coordinatore sezionale Graziano Petris ha esposto i dati. Il clou, naturalmente, riguarda la presenza dei volontari impegnati a l’Aquila al Campo di Acquasanta i quali, in 38, si sono alternati anche più volte nei turni settimanali (89), collezionando 680 giornate lavoro con un orario medio di 14-15 ore (dalle 6.00 fino anche alle 23.00) sfornando fino a 500 razioni a pasto oltre alle colazioni ed eventuali merende. Il loro impegno, come ha riferito Petris “è stato definito professionalmente corretto e valido dai responsabili della gestione dei campi”. Da sottolineare che questi volontari già nella tarda giornata del tragico 6 aprile erano a L’Aquila per rimanervi fino al 14 novembre per concludersi poi con l’inaugurazione del villaggio dell’Ana (quella Carnica ha contribuito con oltre 31054 euro) nel Comune di Fossa.

Questo impegno, comunque, non deve mettere in sottordine la restante attività che ha visto messe a disposizione 2077 ore con l’impiego di oltre 110 volontari.

A questo proposito l’impegno più grosso si è esplicato con la presenza continuativa di un volontario a favore della Comunità Piergiorgio il quale si é impegnato, nel corso del 2009, per ben 1240 ore per 210 giorni (quasi 6 ore giornaliere). Duecentoottantotto ore sono state riservate, nel mese di maggio, all’Adunata Nazionale di Latina (con tre volontari: una dottoressa e due infermieri professionali all’Ospedale da campo) e con uno, per due turni, all’Ospedale da Campo “Montecchio 1“ a L’Aquila; 162 ore, con 27 volontari, sono state dedicate alla Colletta del Banco Alimentare nel corso della quale sono stati raccolti, nei tre supermercati interessati, ben 39 quintali di derrate alimentari da distribuire ai non abbienti; 130 ore, con l’impiego di 10 volontari, sono state messe a disposizione, invece, per il rifacimento del cordolo e del piazzale antistante la Cappella Linussio; 108 ore, con 15 volontari, per sistemazioni varie alle pertinenze della Pieve matrice di S. Pietro di Zuglio. Questo l’impegno più significativo. Significativa è stata altra attività, anche se di valenza inferiore, ma sempre a favore del territorio e spesso non conteggiata. Il tutto, sia ben chiaro, gratuitamente.

Se si dovesse monetizzare il numero delle ore lavorate, prendendo come parametro il dato relativo al manovale: euro 27,52/ora –senza considerare, quindi, le varie professionalità-, come indicato dall’Ana nazionale (prezziario opere pubbliche della Regione Lombardia), la P.C dell’Ana carnica ha offerto per le opere di solidarietà ben 337.863,04 euro.

Tutto questo impegno, professionalmente ritenuto valido, ha avuto anche il riconoscimento da parte della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, dell’Assessorato provinciale alla P.C. e del Comune di Tolmezzo per l’acquisizione dell’area su cui sarà edificato il capannone per il ricovero dei mezzi in dotazione (il finanziamento di 100.000,00 euro è già stato accreditato), e all’acquisizione di diverse attrezzature. Un tendone 24×8 mq.; un gazebo per cucina di 4×4 m.; 2 motoseghe; un decespugliatore ed una affilatrice per catene da taglio; una ventina di tavoli e panche e otto kit individuali. Ma l’ultimo pezzo grosso è costituito dal furgone Mercedes Benz a nove posti, 4×4, superaccessoriato, in sostituzione del vecchio Fiat 242.

Saluti sono stati portati dal delegato del sindaco De Prato il quale ha detto di essere rimasto colpito da quella che è la vera essenza della solidarietà come concepita dagli alpini; dal coordinatore regionale col. Dentesano il quale ha sottolineato la valenza dell’opera della P.C. tutta ma in particolare di quella della Sezione Carnica che ha dimostrato la sua valenza in occasione del terremoto con una percentuale di partecipazione, tra le otto Sezioni Ana regionali, del 185 per cento mentre la media regionale si è attestata attorno all’80 per cento e dal gen. Parisotto.

Ringraziamenti, da parte della responsabile Marta Francescatto, per avere voluto la presenza, alla serata, degli ospiti del Centro, che hanno potuto così godere di un momento diverso di socializzazione nel vero senso della solidarietà.