Importante riconoscimento per il Gruppo Pittini

Leader consolidato nella produzione di acciai strutturali ad alta duttilità e ad elevato indice di sicurezza, il Gruppo Pittini ha ricevuto in questi giorni un altro attestato di stima. “Siamo venuti a conoscenza – racconta il cavaliere del lavoro Andrea Pittini – che Ferriere Nord ha conquistato il primo posto in Italia nella graduatoria redatta dal Sole 24 Ore tra le migliori cento aziende fornitrici per l’edilizia, con una crescita del 24% rispetto all’anno passato. E’ la conferma che si sta rivelando vincente la nostra strategia di forte spinta sugli investimenti e sulla formazione”.

Una buona notizia accompagnata in questo periodo pure da una commessa importante. La ricostruzione dell’Abruzzo terremotato poggia su basi solide, ‘di acciaio’ oseremmo dire alla luce dell’avvenuta consegna alla Protezione Civile, da parte del Gruppo Pittini, di oltre 33mila tonnellate di acciaio speciale saldato. “L’importo dell’operazione – illustra l’amministratore delegato Federico Pittini – si aggira intorno ai 17milioni di euro. Per dare un’idea del quantitativo richiestoci, posso dire che dalle nostre aziende sono usciti ogni giorno dai 20 ai 25 autotreni con destinazione Abruzzo”.

Non va però dimenticato che resta critico il quadro congiunturale. “Il 2009 – commenta il cavalier Pittini – è stato un anno da dimenticare per tutti i settori dell’economia. Forse noi ‘lavoratori dell’acciaio’ siamo più assuefatti di altri agli alti e bassi del mercato dal momento che il nostro è uno dei prodotti più ciclici che esista. Negli anni buoni dell’acciaio vanno infatti bene tutti, pure le imprese di basso profilo e di bassa qualità; nei periodi no, invece, pagano pegno anche le ‘Rolls Royce’ del settore”.

L’importante è non abbattersi, credere nel lavoro e nel sacrificio, puntare all’efficienza organizzativa e diversificare i mercati. A tale proposito, parlare degli sbocchi commerciali del Gruppo Pittini significa godersi una interessante lezione di geografia. “In attesa che partano le grandi opere in Italia, noi – racconta Federico Pittini – abbiamo di fatto aumentato la quota delle nostre esportazioni. Siamo entrati in Libia, ci siamo consolidati in Algeria, siamo presenti su tutto il bacino del Mediterraneo. Bene la Bulgaria, la Slovenia, la Croazia, Malta, Cipro ed anche l’Albania. Soltanto la Grecia si è fermata…”.

Ed il 2010? “Credo e, parlo a livello generale, che sarà un anno di assestamento, senza grandi riprese. Tuttavia – evidenzia Federico Pittini – già il fatto che ci sia assuefazione a standard produttivi meno elevati può, per paradosso, rendere le imprese più preparate ad agganciare la ripresa”.

Il cavaliere del lavoro Andrea Pittini chiude con un’ultima riflessione: “Per lo meno la crisi è servita a qualcosa, a scacciare quella che definirei la ‘maleducazione economica’, ovvero quei comportamenti dissennati alla ricerca del superfluo. Le famiglie ora tornano a gestire la loro contabilità facendo attenzione al bilancio ma soprattutto la gente ha capito sulla propria pelle il valore delle aziende. E’ tornato un sacrosanto rispetto per il lavoro e per le fabbriche”.