L’Ass 3 Alto Friuli premiata dalla Fondazione Humanitas
In occasione de suo decennale, la Fondazione Humanitas di Milano ha istituito un premio per valorizzare i migliori programmi di sostegno e assistenza a malati e familiari. L’ASS 3 in cooperazione con l’AVULSS di Gemona del Friuli ha partecipato al concorso proponendo il progetto “Insieme per una vita migliore” e si è aggiudicata un premio finendo nella rosa dei finalisti.
Lo scopo del Premio era “valorizzare progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei pazienti e/o dei loro familiari durante ricovero in ospedale o dopo le dimissioni con particolare attenzione per gli interventi che superano le tradizionali esperienze nel campo dell’umanizzazione con risposte innovative che promuovono la salute intesa come benessere in senso lato”.
Il progetto “Insieme per una vita migliore” presentato dall’ASS 3 rispecchia in tutti i suoi punti questo scopo. E’ stato articolato in due diverse fasi: la prima ha visto come protagonisti 60 volontari dell’ AVULSS che hanno partecipato a 13 incontri formativi, tenuti da medici, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, infermieri, volti a far acquisire le competenze tecniche e relazionali per fornire supporto nelle attività di vita quotidiana a persone parzialmente – o non – autosufficienti in ospedale, Residenze Sanitarie Assistenziali, Case di riposo, a domicilio, in aggiunta e supporto all’ assistenza professionale erogata dall’ Azienda Sanitaria. Si è parlato di comunicazione, dipendenze, disabilità, salute mentale, cura della persona, alimentazione, educazione alla salute, mobilizzazione, animazione. In secondo luogo sono stati realizzati 6 incontri in 6 diversi comuni del territorio dell’ Azienda Sanitaria Alto Friuli, rivolti alle "badanti", cioè alle persone – perlopiù straniere – che assistono a domicilio persone non autosufficienti, in particolare anziani e disabili; ciò al fine di migliorare le loro competenze sia da un punto di vista tecnico, che relazionale; sono state formate 100 persone, nella conoscenza dei servizi sanitari e sociali del territorio. “Il progetto” spiega Luciano Zanelli, Direttore Generale dell’ ASS3 “ articolato in queste due fasi, ha avuto diversi obiettivi, fra cui far conoscere dall’interno l’organizzazione del sistema ospedale, i professionisti che vi operano, le procedure ed i processi che determinano il risultato finale, le modalità di ricovero e di cura dei malati. Lo scopo finale è il raggiungimento del benessere, non solo fisico, della Comunità quale primario interesse della direzione dell’Azienda Sanitaria “Alto Friuli” nell’ottica del progressivo miglioramento dei servizi resi ai cittadini e per questo sempre in prima linea e attivamente impegnata in progetti speciali, campagne di sensibilizzazione e promozione della salute.”
“ Questi sono anche i valori dell’AVULSS” speiga la Presidente Diana Dapit “ infatti – come si legge nella Carta del Volontario dell’Associazione – il volontario è una persona che si pone al servizio della vita.. è promotore e donatore di speranza. Associazione libera e autonoma di volontari, è a servizio delle necessità dei cittadini e opera sia direttamente che intervenendo nelle realtà socio-sanitarie. L’ associazione è da anni convenzionata con l’ASS 3 “Alto Friuli”, e collabora alacremente a diversi progetti.”
Il concorso è stato sicuramente un occasione di scambio e conoscenze sulle buone prassi assistenziali con altre strutture operanti sul territorio nazionale e come si legge nel sito della Fondazione Humanitas è stata una “giornata speciale per riflettere e confrontarsi con chi promuove esperienze innovative a livello nazionale e internazionale nella risposta ai bisogni di malati e familiari, a fianco delle cure”.