Festa per i 10 anni dei Campi di Legambiente
È dal 1999 che la Carnia e il Canal del Ferro-Val Canale ospitano durante i mesi estivi i Campi di Volontariato di Legambiente: un’esperienza di vacanza che unisce all’attività di lavoro in favore dell’ambiente e alla manutenzione del territorio, la conoscenza dei luoghi in cui si ha l’occasione di soggiornare per un paio di settimane.
Per celebrare il decennale di questa significativa e originale esperienza, che ha coinvolto oltre 200 persone provenienti da tutte le regioni d’Italia (con la sola esclusione della Valle d’Aosta e del Molise), Legambiente ha invitato nuovamente in Carnia, proprio in questi giorni, i protagonisti delle passate edizioni per fare assieme a loro e agli amministratori e le comunità locali una festa e un bilancio dell’iniziativa.
Domenica 31 mattina a Povolaro di Comeglians si terrà un incontro per parlare di questa esperienza.
I campi di Volontariato di Legambiente
I Campi di Volontariato di Legambiente sono una esperienza di vacanza e lavoro che, con una formula ormai collaudata, l’associazione ambientalista propone nella nostra regione da ormai dieci anni. Come detto, sono complessivamente oltre duecento le persone che in questo lasso di tempo hanno soggiornato e visitato le montagne friulane, riaprendo sentieri, svolgendo lavori di manutenzione, partecipando ad eventi e manifestazioni culturali, imparando nel contempo a leggere e conoscere un territorio difficile, che racchiude in sé tante bellezze naturali, storiche ed architettoniche.
Un campo di volontariato è una breve esperienza di vita nella quale si offre ai partecipanti la possibilità di realizzare concretamente un progetto di ripristino, tutela, valorizzazione dell’ambiente. Per le persone che vi partecipano si tratta non solo di fare una vacanza “a basso costo”, avendo l’opportunità di visitare e conoscere località di grande bellezza e interesse ambientale e culturale, ma anche di fare qualcosa di utile partecipando ad un’impresa collettiva. Con i campi di volontariato, infatti, Legambiente offre a tutti l’opportunità di agire direttamente sui problemi ambientali. Trascorrere dieci o quindici giorni insieme a persone sconosciute fino al giorno prima, lavorare per lo stesso obiettivo, cucinare, fare una passeggiata, significa inoltre riconoscere sé stessi nell’altro, imparando a rispettare le differenze culturali.
Questa forma di vacanza “alternativa”, che unisce escursioni e visite guidate a lavori di manutenzione di sentieri e ripristini ambientali, riscontra un sempre maggiore interesse da parte di giovani e meno giovani. Se, infatti, una quota maggioritaria dei partecipanti ai Campi è costituita da giovani studenti e lavoratori, risulta sempre più consistente negli anni anche la presenza di persone con più di 60 anni. Si tratta in genere di persone con un elevato grado di istruzione e con alle spalle una significativa attività nel volontariato che riescono ad amalgamarsi perfettamente con i volontari più giovani, trasmettendo la loro esperienza.
Per le Amministrazioni Comunali e gli enti che collaborano con Legambiente all’organizzazione dei Campi i vantaggi di questa iniziativa riguardano non solo l’esecuzione a costo contenuto di lavori e interventi di manutenzione del territorio, ma anche la possibilità di farsi conoscere a livello turistico. Dato il livello di istruzione e la sensibilità dei partecipanti per le tematiche ambientali, va ricordato che questa forma di turismo è particolarmente interessata ai valori della cultura e dell’ambiente del territorio e quindi particolarmente indicata per fruire di un’offerta qualitativamente valida quale quella rappresentata dalle esperienze di Albergo Diffuso, realizzate e sostenute nel corso degli ultimi anni in particolare in Carnia, che tendono a recuperare e valorizzare il nostro patrimonio architettonico.
Un aspetto che è importante sottolineare è che i campi di Legambiente si svolgono in località molto suggestive dal punto di vista paesaggistico, storico e naturalistico, che però non godono della fama di altri centri dove il turismo è una delle principali risorse. Con questa iniziativa si riescono a raggiungere pertanto due risultati: creare un movimento turistico di piccoli numeri, ma significativo per l’economia locale e, nello stesso tempo, offrire alle zone che hanno bisogno di essere conosciute una significativa opportunità per entrare in un circuito nazionale e internazionale. Legambiente, infatti, pubblicizza a livello nazionale e come referente di una rete di associazioni di volontario internazionali, le sedi in cui si effettuano i Campi sia attraverso la diffusione di una rivista sia attraverso il suo sito web.
L’esperienza di questi anni ci ha dimostrato che chi sceglie di partecipare ad un Campo in Carnia lo fa perché non conosce ancora questa zona ed è curioso di visitare questa parte delle Alpi e di conoscerne le tradizioni, inoltre chi ha apprezzato la nostra montagna in genere torna a visitarla in compagnia di amici e parenti anche in stagioni diverse (un appuntamento che è divenuto tradizionale per alcuni ex volontari è la partecipazione alla manifestazione “Sapori di Carnia” che si tiene la seconda domenica di dicembre a Raveo) e diventa a sua volta un veicolo di promozione.
Il raduno per il ponte del 2 giugno
Dal 1999 ad oggi il circolo Legambiente della Carnia ha organizzato 17 Campi e un trekking della durata di 15 giorni, in occasione dell’Anno Internazionale della Montagna. Si sono realizzate collaborazioni con i Comuni di Arta Terme, Cavazzo Carnico, Raveo, Tolmezzo, Verzegnis, Villa Santina e Zuglio, con il Parco Intercomunale delle Colline Carniche, con l’Ente Parco delle Prealpi Giulie e varie associazioni locali. In occasione del 10° anniversario dall’organizzazione della prima esperienza del genere, si è ritenuto pertanto importante organizzare un incontro, innanzitutto per festeggiare chi, nel corso di questi anni, è venuto a dare concretamente una mano e poi per rinsaldare i legami di amicizia che si sono creati. Il progetto prevede l’effettuazione di un breve soggiorno in un periodo di bassa stagione turistica, con escursioni e visite guidate e l’organizzazione di un convegno su “Turismo e Volontariato” in cui fare un bilancio di questa esperienza. È probabile, infatti, che, anche a causa della crisi economica in atto, questa formula di vacanza possa avere una sempre maggiore rilevanza, in particolare per territori marginali come il nostro, e meriti l’attenzione degli Amministratori locali per le opportunità che offre.
I volontari, giunti da varie regioni, saranno ospitati presso le strutture dell’Albergo Diffuso di Comeglians e di Raveo. Proprio la Vecchia Latteria di quest’ultimo centro aveva accolto i partecipanti al primo Campo nel luglio del 1999. Sarà quindi una sorpresa, per loro, rivedere l’edificio oggi completamente ristrutturato e rinnovato.
Domenica mattina, presso la Cjasa dal Boter di Povolaro, si terrà un convegno con la partecipazione del poeta Leonardo Zanier, di Giorgio Cavallo, presidente regionale di Legambiente, di Lino Not, presidente della Comunità montana della Carnia e dei Sindaci di Comeglians e Raveo, De Antoni e Ariis.
Questa iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione e al sostegno finanziario forniti dalla Comunità Montana della Carnia, dalle Amministrazioni Comunali di Raveo e Comeglians, dall’Albergo Diffuso di Comeglians e Ovaro/Raveo, dalla Cooperativa Carnica e dal Prosciuttificio Wolf di Sauris.
