Sessantamila euro per il canile di Tolmezzo

La giunta della Comunità montana della Carnia, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Ermes De Crignis, ha recentemente stanziato 60mila euro per il canile comprensoriale di Tolmezzo che verranno utilizzati per opere di miglioramento e completamento della struttura oltre che per la sistemazione dell’area di accoglienza. L’intervento segue la conclusione dei lavori che avevano visto l’ente sovracomunale stanziare 350mila euro.
Questo tema è stato al centro della recente visita al canile del presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not, di Orestina Lenna, presidente della neo-costituita sezione di Tolmezzo dell’Ente nazionale protezione animali e del veterinario del canile Glauco Squecco. Fra le questioni emerse nel corso dell’incontro rientra anche la possibilità di acquistare il terreno adiacente alla struttura, da destinare a ricovero per gatti randagi. “Il canile è un valido esempio di attività integrata fra le Comunità montane, i Comuni e l’Azienda sanitaria – ha sottolineato Not – e ha dimostrato tutta la sua efficienza rispondendo al meglio all’incremento di ritrovamenti di cuccioli trasportati illegalmente nella zona di confine. Abbiamo dunque ritenuto opportuno stanziare ulteriori fondi, in modo tale da ottimizzare l’area e le condizioni di soggiorno degli animali”.
Il canile ospita, infatti, anche animali sequestrati nelle zone di confine: nell’ultimo periodo sono stati diversi i ritrovamenti, soprattutto di cuccioli di razza trasportati illegalmente in Italia, che permarranno presso il canile finché l’autorità giudiziaria non avrà bandito l’asta per trovare loro una sistemazione.
Nel corso dell’incontro è stata sottolineata anche l’importanza del lavoro dei volontari. “Accogliamo con piacere – prosegue Not – la nascita della nuova sezione dell’Enpa di Tolmezzo: sono proprio i volontari che, insieme al gestore, con impegno costante, accudiscono i cani e assicurano il buon funzionamento della struttura”.
L’area è finalizzata all’accoglienza temporanea dei cani, in attesa di una famiglia che li voglia adottare, ed è il punto di riferimento non solo per il territorio carnico, ma anche per quello del gemonese, del Canal di Ferro e della Valcanale. La Comunità montana ne garantisce il funzionamento attraverso convenzioni con enti o privati di qualificata esperienza e grazie alla collaborazione del servizio veterinario pubblico, che segue gli animali dal punto di vista sanitario, e dei Comuni.