TOLMEZZO- In ricordo dei profughi carnici

Il 27 e 28 settembre, organizzate dal Comune di Firenze, dall’Associazione Nazionale Alpini del Fogolar Furlan di Firenze e dall’Ente Friuli nel Mondo, si sono svolte nel capoluogo toscano una serie di manifestazioni per ricordare il 90° anniversario dell’inizio della profuganza per seicentomila civili italiani che lasciarono le loro terre dopo lo sfondamento austriaco avvenuto a Caporetto.
Alle manifestazioni ha partecipato anche il Comune di Tolmezzo presente con il proprio gonfalone portato dal Vice Comandante dei Vigili urbani Danilo Bragato e scortato dal Vice Sindaco Dario Zearo.
Secondo le relazioni delle “Commissioni arredamento ed indumenti del Comitato centrale di soccorso ai fratelli delle regioni di confine ospitati in Firenze” vennero censiti alla fine della guerra in città 39.741 profughi sia friulani che veneti; con questi arrivarono a Firenze anche la Prefettura di Udine, l’Amministrazione provinciale di Udine e ben 178 comuni oltre a banche, industrie, opere pie, ospedali e distretti militari.
È in questo periodo, inoltre, che il profugo Arturo Cardini compose e fece eseguire per la prima volta “Stelutis Alpinis”.
Le manifestazioni sono iniziate sabato 27 con l’omaggio ai caduti nel famedio di Santa Croce e con la celebrazione di una Messa solenne nella basilica stessa.
Successivamente c’è stato l’incontro con il Sindaco di Firenze nel salone del Cinquecento a Palazzo Vecchio dove, dopo il saluto del presidente dell’A.N.A. di Firenze Giovanni Parisi e del Sindaco Leonardo Dominici, il professore di Storia dell’Università di Udine Fulvio Salimbeni ha tenuto il discorso ufficiale nel corso del quale ha più volte citato l’opera e l’impegno di Michele Gortani soprattutto nella sua veste di deputato a favore dei profughi.
Domenica 28 si è svolta la sfilata organizzata dall’A.N.A. che si è conclusa in Piazza della Signoria.
Al termine delle manifestazioni il Vice Sindaco Zearo ha espresso la propria soddisfazione sia per l’onore riservato al Gonfalone della città di Tolmezzo, che ha sfilato subito dopo quello della città gigliata, sia per aver vissuto un momento espressivo di friulanità. L’evento, infatti, oltre a ricordare i sacrifici e i patimenti vissuti da tanti nostri conterranei novant’anni fa ha anche rinsaldato ed accresciuto i legami che uniscono la Carnia ed il Friuli alla Toscana, non dimentichi della solidarietà e degli aiuti ricevuti anche nel periodo del terremoto del 1976 e della  successiva ricostruzione.