ILLEGIO- Domani chiude la mostra “Genesi”
Ultimo giorno, domani (5 ottobre) per visitare a Illegio la mostra d’arte “Genesi, Il mistero delle origini”, che resta aperta dalle 9 alle 20. I sessanta capolavori realizzati tra il IV e il XX secolo, provenienti da prestigiose sedi museali di quindici paesi d’Europa, e raccolti nel prezioso allestimento alla Casa delle esposizioni del paese carnico, hanno attratto dal mese di maggio a oggi oltre 20 mila visitatori paganti. Soddisfatti i promotori del Comitato di San Floriano. “L’esposizione illegiana – commenta il presidente, mons. Angelo Zanello, parroco di Tolmezzo – si conferma anche quest’anno uno degli eventi di maggior richiamo culturale della regione, testimoniando l’energia propositiva della montagna friulana e la validità dei contenuti di alto valore spirituale, che interrogano con forza l’umanità contemporanea”.
Organizzata con l’apporto dalla qualificata équipe di esperti e grazie alla generosa opera di tutta la comunità di Illegio, la mostra è un invito a rileggere le pagine d’inizio del libro della Genesi attraverso codici, pitture su tavole lignee, icone russe e greche, pitture su tela, sculture, incisioni e disegni per riflettere sull’origine dell’universo, dell’uomo, del male e della speranza. Il curatore scientifico della mostra, don Alessio Geretti, sottolinea il successo delle proposte di Illegio, “che non hanno in alcun modo risentito della difficile congiuntura economica – dice –, spesso penalizzante anche per quanto riguarda i flussi turistici. Anzi, l’esposizione e gli eventi che ne hanno animato il periodo d’apertura – aggiunge – hanno continuato a riscuotere apprezzamento in Friuli e fuori». Cresce intanto l’attesa per le iniziative che il Comitato ha già in programma per il 2009. A Illegio, la prossima mostra d’arte internazionale, la sesta dopo Floriano (2004), Martino (2005), Mysterium (2006), Apocalisse (2007) e, appunto, Genesi , proporrà un itinerario tra il ricchissimo e spesso sconosciuto patrimonio dell’iconografia legata agli apocrifi. «I testi non ufficiali della tradizione cristiana – spiega don Geretti –, ma i cui contenuti sono stati raffigurati e fanno parte della nostra cultura». L’allestimento sarà curato in collaborazione con i poli museali vaticani e fiorentini e porterà in Friuli opere d’arte di assoluto interesse, in linea con il prestigio delle precedenti esposizioni.
