GEMONA- Roberto Molinaro ospite del LAB

"Gemona è l’esempio di un paese che ha saputo ritrovare la
speranza e rigenerarsi dopo la tragedia e la distruzione del
terremoto di 32 anni fa, facendo leva sulle radici, sui principi
saldi della sua gente; ed è un esempio efficace per gli ottantasei
giovani di trentasette Paesi che da oggi partecipano al
43. Laboratorio internazionale della comunicazione".

Questo il saluto che l’assessore regionale all’Istruzione e
Cultura, Roberto Molinaro, ha rivolto a nome dell’Amministrazione
ai giovani provenienti da tutto il mondo, inaugurando, nella sala
consiliare del Municipio di Gemona, nel cuore della ricostruita
via Bini, un corso altamente qualificato in lingua italiana di
storia, letteratura, cinema, arte, sociologia dei media e storia
della comunicazione.

Un laboratorio intenso, che prevede per un mese un impegno di
oltre dieci ore di partecipazione al giorno, e che è organizzato
dalle Università di Udine e Cattolica di Milano.

Gemona, secondo Molinaro, intervenuto dopo il saluto del sindaco,
Gabriele Marini, è il luogo ideale per formare giovani di tutto
il globo e offrire loro uno spaccato della nostra terra e della
nostra gente.

Le parole dell’assessore regionale erano suffragate dalla visita
che egli aveva compiuto in precedenza, assieme al sindaco Marini,
ai luoghi dell’eccellenza culturale del Gemonese: dalla Cineteca
del Friuli, ai Musei del Duomo, Civico di Palazzo Elti, e di
Sant’Antonio.

"Il Friuli Venezia Giulia – ha poi detto Molinaro – è una piccola
realtà, crocevia di culture e di incontri, e il Laboratorio della
comunicazione, che da vent’anni è sostenuto dall’Amministrazione
e dal Comune di Gemona del Friuli, non poteva trovare una sede
più idonea per consolidarsi".

"Quella che si apre oggi per tanti giovani di molteplici Paesi e
culture- ha aggiunto – è un’occasione straordinaria per conoscere
meglio l’Italia, la nostra lingua, la nostra cultura attraverso
l’esperienza della nostra gente, in una terra da sempre aperta
all’incontro con altri popoli e altre lingue, e che da pochi anni
è al centro della nuova Europa, protesa verso l’Est"..

Molinaro si è infine soffermato sul tema che il Laboratorio
internazionale della comunicazione svilupperà quest’anno, cioè
‘circostanze incendiarie’, evidentemente riferito alle frizioni e
alle guerre in atto e minacciate nel mondo, affermando che esso
rispecchia pienamente le inquietudini vissute dai nostri ragazzi.
Inquietudini che però, fortunatamente, grazie a eventi come il
Laboratorio possono essere rimosse per lasciare spazio alla
speranza in un futuro più sereno e ricco di aspettative.

All’intervento di Molinaro hanno fatto eco le parole della
direttrice del Laboratorio, Emanuela De Marco, che ha
sottolineato come l’obiettivo dell’iniziativa è proprio quello di
consolidare le basi della conoscenza per i giovani, i quali
credono davvero al dialogo, all’approccio con culture diverse per
formarsi e crescere nella consapevolezza della nostra realtà.

E’ intervenuta anche una studentessa statunitense che ha
evidenziato la ‘ricreazione’ di Gemona dalla distruzione, non
soltanto fisica, provocata dal sisma, quale modello da ricordare
per superare le talora difficili asperità della vita.

Infine, un docente di italiano in Marocco, di nazionalità
marocchina, ha ribadito che il successo del Laboratorio sta nella
formula di integrazione dello stesso con la comunità ospitante.