TOLMEZZO- Al Museo una mostra sui tessuti
Tesori quasi unici conservati nel Museo "Gortani" di Tolmezzo
dialogano con i reperti tessili della mostra temporanea
organizzata dalla Società Filologica friulana, inaugurata ieri
alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro.
Si tratta delle 27 tovaglie umbre fra le più belle presenti in
regione e che fanno parte della raccolta di tessili del museo:
solo pochi altri esempi sono conservati a Udine presso i Musei
Civici e il Museo Diocesano, il resto è custodito nelle sacrestie
di Pievi e Chiese.
Si tratta di strisce di lino bianco naturale attraversate da
teorie di disegni, carichi di significati simbolici, tessuti con
un cotone azzurro indaco. Fra i motivi predominanti vi sono
uccelli (pavoni, colombe, aquile), ed altri animali (leoni,
draghi, cervi), elementi ispirati alla natura (pampini, alberi
della vita).
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La denominazione tessuti umbri deriva dal nome della regione,
dove, all’inizio del Novecento, questo genere di manufatti fu
trovato in grande quantità e studiato per la prima volta. In
Friuli, considerato il numero di manufatti trovato (70 pezzi) si
ipotizza che, dal XV secolo in poi, questo tipo di tessitura
possa essere stata praticata a livello locale.Â
Al termine della mostra l’assessore Molinaro ha visitato anche le
sale del settecentesco Palazzo Campeis che raccoglie dal 1960 la
collezione nata grazie al paziente lavoro di ricerca del senatore
Michele Gortani (1883-1966) svolto sul territorio della Carnia a
partire dal 1920.
Attualmente la raccolta museale, di circa 7.000 pezzi, è
distribuita in trenta stanze, in parte secondo il criterio della
ricostruzione di ambienti. Lo scopo principale del museo è la
salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni del territorio
carnico.
La collezione, una delle più significative d’Europa, coinvolge
tutti gli aspetti della vita e delle tradizioni della Carnia, in
un arco di tempo che va da XIV al XIX secolo. Si possono così
ammirare la cucina, la camera, il tinello. Sezioni specifiche
sono dedicate ai ferri battuti, agli attrezzi della vita
agricola, ai costumi popolari, alle maschere, alla tessitura e
alla filatura, ai pizzi e ai ricami, alle ceramiche, alla
religiosità popolare, alle botteghe artigianali.
