CARNIA- Approvato il PAL della Comunità Montana
Via libera al Pal (Piano di azione locale) della Comunità montana della Carnia, che prevede una spesa totale di oltre 77 milioni di euro per lo sviluppo della montagna. Il documento triennale, nato dalla concertazione di oltre cento soggetti attivi in Carnia e redatto dall’ente sovracomunale, che ha svolto il ruolo di regia della programmazione, è stato approvato, quasi all’unanimità (un solo astenuto), dal consiglio della Comunità montana nel corso dell’ultima assemblea. Il Pal, suddiviso in otto assi, identifica obiettivi, strategie, competenze, soggetti attuatori e risorse economiche degli interventi che, nell’ambito del Nuovo Progetto Montagna, reso ufficiale con la legge regionale 4/2008, porteranno al rilancio economico e sociale del territorio attraverso modalità elaborate in funzione del tessuto sociale e delle peculiarità dell’area carnica.
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto – spiega il presidente della Comunità montana Lino Not – che arriva al termine di un percorso lungo e complesso, che ci ha visto svolgere un ruolo determinante nella redazione del progetto e nella gestione dei tavoli di concertazione, al fine di individuare, per la prima volta, azioni consistenti e sinergiche da attuare attraverso strumenti di programmazione strategica, non calata dall’alto ma frutto del confronto fra le reali esigenze espresse dal territorio. In quest’ottica abbiamo individuato una serie di obiettivi e un insieme di progetti pertinenti e fattibili da realizzare con il coinvolgimento degli attori locali. Soddisfazione, per il lavoro svolto, è venuta anche dalla cabina di regia”.
Gli otto assi individuati dal Pal sono: agricoltura, foresta-legno; piccole e medie imprese dell’industria, del commercio e dell’artigianato; turismo; saperi e competenze; servizi alla persona; ambiente e territorio ed energia. Il documento approvato dal consiglio ha individuato, inoltre, le spese previste per ciascun asse: la sezione che prevede una spesa maggiore è quella dell’energia, con 21milioni 768mila euro, seguita dal turismo con 18milioni 970mila euro. Per l’agricoltura, invece, si ipotizza una spesa di 6milioni 620mila euro, per la foresta-legno di 8milioni 530mila euro mentre per l’asse di sviluppo delle pmi i costi valutati sono di 9milioni 285mila euro. Ammontano a 2milioni 249mila euro le spese previste per l’asse saperi e competenze, per i servizi alla persona verranno impiegati circa 3milioni 480mila euro mentre per l’ambiente i costi toccheranno i 6milioni 160mila euro. Il totale della spesa prevista ammonta a 77milioni 62mila euro.
“Naturalmente non sarà possibile avviare immediatamente tutti i progetti – prosegue Not – ma auspichiamo che, in accordo con la Regione Fvg, riusciremo a stabilire alcune priorità per il prossimo triennio al fine di dare avvio, già nel 2009, ai primi progetti. Sarà importante, tuttavia, che enti pubblici e privati chiamati ad attuare ciascun intervento svolgano un ruolo attivo anche nella fase di ricerca dei finanziamenti cogliendo, ad esempio, le diverse possibilità offerte dai bandi europei”.
Fra gli obiettivi specifici indicati dal Pal, solo per citarne alcuni, rientrano la realizzazione di nuovi impianti per lo sviluppo delle energie rinnovabili (biomassa idroelettrico e fotovoltaico), la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari, la modernizzazione delle attività di esbosco e di prima trasformazione, il rafforzamento del sistema di servizi alle pmi, la creazione di nuovi posti letto e la qualificazione di quelli esistenti, il consolidamento del patrimonio culturale e il rafforzamento delle reti di servizio, il potenziamento dei servizi nelle località più periferiche e il raggiungimento da parte di tutti i Comuni della certificazione ambientale oltre che il miglioramento della gestione dei rifiuti .
Al dibattito hanno preso parte, fra gli altri, il consigliere regionale Luigi Cacitti, intervenuto per il Comune di Tolmezzo, e i sindaci Olivo Dionisio per Lauco, Andrea Ghidina per Forni di Sopra, Paolo Iussa per Enemonzo, Dario Iuri per Cavazzo e Pasquale D’Avolio, delegato per il Comune di Paularo.
