FORNI DI SOPRA- Energia pulita per le malghe

Dotare le malghe di autosufficienza energetica. Questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Forni di Sopra guidata dal sindaco Luigino Antoniacomi, promotrice di un’iniziativa che assicurerà autonomia alle sei “case d’alta montagna” che, da un lato, hanno un’indispensabile funzione turistica e dall’altro svolgono un importante ruolo di conoscenza e conservazione dell’ambiente naturale. Sono stati infatti recentemente appaltati i lavori che doteranno le malghe di pannelli fotovoltaici che assicureranno energia “pulita” e nel pieno rispetto dell’ambiente, senza dover quindi ricorrere più ai generatori. L’importo delle opere, che saranno approntate dall’azienda CIEL. di Codroipo, è di 70 mila euro. La spesa sarà coperta al 70 per cento da un contributo erogato dalla Provincia di Udine e per la restante parte dal Comune di Forni di Sopra.

I lavori partiranno a breve, non appena si sarà sciolta l’ultima neve in quota. L’impresa incaricata trasporterà i pannelli fotovoltaici nei luoghi dove sorgono le sei malghe in elicottero, e provvederà quindi a montarli. Una delle strutture interessate sarà la “Casera Val Binon” che, raggiungibile a piedi dopo un cammino di circa un’ora e mezza, rappresenta – com’è noto –  una valida e frequentata opportunità per gli escursionisti, essendo dotata di posti letto, acqua e servizi igienici. Qui, lo scorso anno, è arrivato un migliaio di visitatori, e da quest’anno la nuova gestrice è la giovane fornese Giulia Pieli. Quest’ultima doveva trasferirsi a Tolmezzo per lavorare nello stabilimento locale della fabbrica presso la quale lavorava, ma ha scelto di rimanere a Forni di Sopra per operare nella Casera, una delle “perle montane” dolomitiche.

L’iniziativa promossa dal Comune è dunque molto importante per le varie malghe, che avranno a disposizione “energia pulita” grazie ai pannelli: “Il tutto – commenta il vicesindaco di Forni di Sopra, David Cappellari – avviene nel massimo rispetto per l’ambiente. Ci sono anche ricadute economiche: in questo modo si agevoleranno i lavoratori stagionali che scelgono le malghe come occupazione estiva”.

A breve, quindi, in alta montagna l’autosufficienza energetica diventerà realtà.