HOCKEY- Le Aquile salutano Patrice Lefebvre

La Società Ghiaccio Pontebba Generali Aquile FVG comunica che, per motivi personali, Patrice Lefebvre ha chiesto e ottenuto di essere ceduto ai Vipers Milano. Dopo l’ultimo colloquio avuto con il Presidente Valter Cappellaro e la dirigenza della società friulana, da parte dell’atleta è emersa l’impossibilità di poter proseguire in maniera proficua il rapporto che si era instaurato tra il giocatore e il sodalizio sportivo gialloblu.
La Società, sentite le richieste del capitano quindi, non ha potuto fare altro che venire incontro alle sue esigenze, in considerazione degli ottimi rapporti instauratisi con il giocatore in primis ma anche con la società meneghina.
Il Presidente, i dirigenti e i compagni, ringraziando Patrice per tutto il lavoro fin qui svolto e per l’impegno profuso nel corso della stagione, augurano al numero 67 delle Aquile un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.
Dopo la cessione di Patrice Lefebvre, confermando le decisioni prese quando il giocatore era stato impossibilitato a scendere sul ghiaccio, il nuovo capitano delle Generali Aquile FVG diventa Stefano Margoni che sarà affiancato dai due assistenti Kimmo Eronen e Luca Rigoni.
La SGP Generali Aquile FVG sta ora sondando il terreno per trovare una valida alternativa alla perdita del proprio capitano, con la ricerca che si sta concentrando su qualcuno che possa realmente soddisfare le esigenze del team. Le Aquile, al momento, restano quindi alla finestra in attesa dell’occasione giusta.

«Da tempo avevano notato in Patrice una sorta di disagio e la sua mancanza di serenità non tanto perché non credesse nel progetto Aquile, quanto a causa di altre situazioni lavorative personali che non gli permettevano di essere il Patrice che eravamo abituati a conoscere». Inizia così il racconto del direttore sportivo delle Generali Aquile FVG Gerardo Pietrafesa sulla cessione del proprio capitano ai Vipers Milano.
«Nel corso di alcuni incontri – prosegue Pietrafesa – Patrice si è mostrato molto dispiaciuto del fatto di non poter dare l’apporto necessario e richiesto dalla squadra, spiegandoci il motivo di questa sua poca tranquillità personale. Abbiamo apprezzato il suo gesto e ci siamo resi conto che non era il caso di insistere continuando a tenere in roster un giocatore che non poteva soddisfare a pieno le nostre esigenze».
La società ha quindi premiato l’onestà dimostrata da Patrice e ha cercato di accontentarlo. La decisione più ovvia sarebbe stata quella di piazzarlo al far team All Stars Piemonte, ma – a conti fatti – la distanza tra Torino e Milano non avrebbe comunque permesso al numero 67 gialloblu di risolvere la questione.
«Scartata l’ipotesi Torino, ne abbiamo parlato con lui ed è emerso che una possibile soluzione sarebbe potuta essere la cessione ai Vipers Milano, società con cui abbiamo ottimi rapporti. L’alternativa per Patrice era quella di smettere di giocare ad hockey. Noi non volevamo assolutamente essere la causa della fine di una carriera lunghissima e costellata di successi come la sua e, a malincuore anche perché con lui avevamo siglato un contratto biennale, ho sondato il terreno trovando ovviamente piena disponibilità da parte della dirigenza meneghina che, viste le potenzialità di Patrice, potrà trarre sicuramente ottimi vantaggi da questa cessione».
La SGP Generali Aquile FVG, per voce del suo direttore sportivo, ne approfitta anche per ringraziare Lefebvre per tutto quello fatto fin qui: «Vogliamo ringraziarlo per quello che ci ha dato seppur non al pieno delle sue possibilità, ribadendo che la sua cessione è l’ennesimo esempio del fatto che a Pontebba esistono altri valori che vanno al di fuori del semplice aspetto sportivo. Noi non guardiamo solo gli interessi della società: i giocatori sono prima di tutto uomini che – a volte – devono prendere decisioni sofferte così come è successo a Patrice. Salutiamo quindi – conclude Pietrafesa – questo "genio del puck", sottolineando che lo avremo sempre nel nostro cuore, con la speranza che anche lui possa per sempre ricordare quello che sono stati in grado di dargli le Aquile, la città di Pontebba e i tifosi durante la sua permanenza tra di noi».