GEMONA- Un volume su Raimondo D’Aronco

E’ stato ufficialmente presentato a palazzo Botòn il volume dal titolo “Intorno a Raimondo D’Aronco”. Scritto dal professor Giuseppe Marini, sulla base delle ricerche effettuate tra le carte dell’archivio storico comunale e tra quelle dell’archivio dei frati di S.Antonio, il libro si affianca alla mostra che il Comune ha allestito a palazzo Elti per i 150 anni dalla nascita dell’illustre architetto gemonese. La mostra è ora approdata a Cuneo, dove sta peraltro riscuotendo un certo interesse. “Il 31 agosto del 1857 – dice il sindaco Gabriele Marini – Gemona diede i natali a Raimondo D’Aronco. Mi è sempre sembrato un po’ strano che una figura così importante della cultura italiana e dell’architettura europea tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo non avesse qui trovato un’attenzione adeguata. Certo, la nostra città ha dedicato al D’Aronco una via e una scuola, ma è trascorso ormai quasi mezzo secolo da quando Giuseppe Marchetti, nel 1959, ne pubblicò una breve biografia. E sono trascorsi già 25 anni da quando, nel 1982, il Comune ha edito una scelta delle sue lettere. Eppure i documenti sulle origini familiari e sulla prima formazione scolastica del giovane Raimondo D’Aronco, nonchè sulle relazioni che per tutta la vita egli ha poi intrattenuto con la città natale erano nei nostri archivi, a disposizione di chi avesse voluto intraprendere il necessario lavoro di ricerca. E così pure le tracce concrete dell’affetto che egli le ha manifestato donando alla locale scuola di arti e mestieri libri, disegni e materiali didattici e al comune vari progetti di monumenti e opere pubbliche”. “Un legame sentimentale – conclude Marini – che la sua città d’origine, forse stretta da necessità finanziarie inderogabili, non ha ricambiato adeguatamente, lasciando che taluni di quei progetti (come la sistemazione di piazza del Ferro) rimanessero lettera morta. Era insomma necessaria una qualche forma di risarcimento. Ed è per tale ragione che il Comune ha voluto ricordare il 150° anniversario della nascita di Raimondo D’Aronco in modo sostanziale e non vuotamente celebrativo. Ringrazio in particolare il professor Giuseppe Marini, la dottoressa Loredana Bortolotti ed il responsabile della biblioteca Stefano Bergagna”.