RESIA- Minoranza slovena, petizione in Regione

Una petizione, sottoscritta da 351 cittadini di Resia, primo
firmatario Franco Pacilio, è stata consegnata oggi al Consiglio
regionale, presente la consigliera Alessandra Battellino (IPR),
per il riconoscimento giuridico della lingua e minoranza resiana
attraverso una legge specifica e perché la popolazione di Resia
non venga riconosciuta come minoranza linguistica slovena: e
pertanto che la lingua resiana non sia inserita nella proposta di
legge 205 contenente "Norme regionali per la tutela della minoranza
linguistica slovena".

Con il documento, i cittadini si dicono preoccupati per
l’imminente approvazione di questo testo che riconosce la
minoranza slovena anche in comune di Resia e che – sottolineano –
ignora la legittima aspirazione dell’intera popolazione locale
per il giusto riconoscimento della minoranza resiana con pari
diritti e dignità delle altre minoranze già riconosciute.

La minoranza slovena è di fatto inesistente in comune di Resia –
ha spiegato oggi Pacilio e, se è costituzionalmente illegittimo
imporre a un popolo una lingua diversa da quella in uso sul
proprio territorio, ciò costituirebbe il colpo di grazia
definitivo alla lingua resiana. Apparteniamo al grande mondo
slavo, ma non abbiamo nulla a che fare con lo sloveno, che non
comprendiamo – ha detto ancora il primo firmatario ricordando le
peculiarità della cultura resiana anche in fatto di tradizioni,
musica, cucina, danze, religiosità popolare, fiabe, espressioni
linguistiche. Da noi – ha concluso Pacilio – sopravvivono aspetti
originali, oggetto di interesse per studiosi di ogni parte del
mondo. Per questo chiediamo al Consiglio regionale di esprimere
la volontà di tutelare la nostra minoranza con una legge ad hoc.

La petizione sarà inviata all’attenzione della VI Commissione,
competente per materia, ma già domani sarà data comunicazione
della richiesta all’Aula impegnata a completare l’esame della
proposta di legge 205.