AMARO- Nuove idee per le Pmi montane
Valorizzare le competenze, le tecnologie e le relazioni oltre che operare un cambiamento culturale prima che industriale. Sono questi alcuni dei fattori sui quali le pmi del territorio montano possono puntare per mettere in atto nuove strategie di sviluppo ed essere più competitive sui mercati di riferimento. A sostenerlo sono stati Giulio Ravizza Garibaldi e Mauro De Bona, di Innost srl, nel corso del convegno “Strategie di crescita aziendale: il riposizionamento competitivo”, che ha avuto luogo martedì 6 ad Amaro. Organizzato da Agemont, l’Agenzia per lo sviluppo economico della montagna, in collaborazione con AREA Science Park, l’incontro ha reso noti i risultati dello studio, condotto dall’Agenzia di Amaro e da AREA Science Park, che ha permesso di definire possibili azioni per favorire il rilancio e la riconversione di micro e piccole imprese localizzate nel territorio montano della regione. La ricerca si è concentrata, in particolare, su tre settori in crisi strutturale, quali quello dell’occhialeria, del coltello e della lavorazione della plastica. Analizzando i tre settori Ravizza Garibaldi e De Bona hanno evidenziato la necessità di creare e attuare una metodologia per ciascuna azienda in grado di disegnare scenari futuri, di stabilire la tipologia organizzativa, le tecnologie, le risorse umane e relazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di una riconversione totale o parziale.
“Le pmi e, in particolare, quelle che operano nell’aera montana – ha spiegato il presidente di Agemont, Alberto Felice De Toni, aprendo i lavori – si confrontano quotidianamente con mercati in continua evoluzione e hanno bisogno di capire quali siano le variabili fondamentali sulle quali dover agire. Lo studio condotto da Agemont e AREA Science Park permette, dunque, di dare degli input in grado di incrementare la competitività delle micro e piccole imprese”. Nel corso dell’evento, che ha visto la partecipazione di Mario D’Amato, responsabile del servizio trasferimento tecnologico di Area Sciece Park, sono dunque stati illustrati, nel dettaglio, i risultati emersi dalla ricerca (realizzata nell’ambito delle azioni di animazione tecnologica del Progetto “Diffusione dell’Innovazione” Docup Ob. 2 2000-2006 Az. 2.4.1) ed i piani di intervento identificati per i diversi cluster di aziende oggetto dello studio, basati su nuovi modelli di business, più adatti a sostenere la velocissima evoluzione del contesto competitivo. I docenti universitari Roberto Grandinetti e Guido Nassimbeni, autori per AREA del volume “Le dimensioni della crescita aziendale” ed esperti nei processi di crescita delle pmi, hanno invece inquadrato i risultati dello studio nei più moderni, attuali ed efficaci modelli a sostegno della crescita e dello sviluppo delle imprese soffermandosi, in particolar modo, sul modello tridimensionale che, alla crescita dimensionale in senso stretto, affianca la crescita relazionale (basata sull’ampliamento della rete di valore) e quella qualitativa (fondata sul potenziamento delle competenze aziendali).
