GEMONA- Tarsu, brutte sorprese per i cittadini
Proprio in questi giorni stanno arrivando alle famiglie le bollette della Tarsu e per molti gemonesi gli aumenti (in media del 19,27%) sono davvero una brutta sorpresa. Da qui le verifiche in Comune, la richiesta di chiarimenti e le conseguenti proteste. “In realtà – spiega il sindaco Gabriele Marini – che ci sarebbero stati degli aumenti lo avevamo preannunciato già nel mese di dicembre. Sono note le difficoltà che il servizio di raccolta e smaltimento purtroppo attraversa ormai da tempo. C’è stato l’incendio dell’impianto di trattamento di Rive D’Arcano, che l’ha messo fuori uso lasciando operativi solamente due impianti (quello di Villa Santina ancora lo stiamo aspettando…), cioè quelli della Net a Udine e del Csr a San Giorgio di Nogaro. I disagi sopportati dalla popolazione nei mesi di marzo e aprile derivano appunto dal sovraccarico degli unici due impianti in attività. Ora la crisi è per fortuna risolta, anche perché se si presenteranno in futuro delle nuove difficoltà i nostri rifiuti potranno essere portati in provincia di Pordenone. Ciò non toglie che le nostre discariche si stanno ormai esaurendo (la Net trasporta già oggi una quota dei propri rifiuti nella Marche) e che sarà necessario individuare quanto prima una nuova discarica e pensare inoltre a un termovalorizzatore. Nel frattempo, salgono i costi di raccolta e smaltimento, ricadendo naturalmente sui cittadini (per il 96,75% che diventerà 100% entro il 2008)”. “ Ecco perché – sottolinea il primo cittadino – io continuo a ripetere che bisogna sfruttare al massimo la raccolta differenziata. Tutto il materiale che viene gettato nei cassonetti della carta, plastica e vetro non grava sui conti delle famiglie. Ciò che finisce nei bidoni della raccolta generica invece sì. Ricordo inoltre ai cittadini che esistono degli sgravi rispettivamente del 30% per i residenti stagionali e del 10% per le persone sole e per chi pratica il compostaggio domestico. Invito infine i contribuenti a verificare in Comune le effettive metrature delle loro abitazioni”.
