CERCIVENTO- “Nevediversa” con Legambiente
Un recentissimo studio dell’OCSE, l´Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico in Europa – "I cambiamenti climatici nelle Alpi: adattamento del turismo invernale e gestione dei rischi naturali" – afferma che ad ogni grado di aumento della temperatura media il limite dell’innevamento si innalza di 150 metri e basterebbe questo per ridurre sensibilmente le stazioni sciistiche dell’arco alpino con "neve sicura". Nelle località turistiche alpine italiane, in particolare, se ci sarà un innalzamento delle temperature di 2 gradi, entro il 2050 la linea di spostamento della neve salirà di 300 metri e ci sarà il 68% di neve in meno. Sempre secondo questo studio, le aree sciistiche più colpite saranno quelle del Friuli-Venezia Giulia, dove il 45% diventerà inutilizzabile con un innalzamento di 300 metri del livello della neve.
L´Italia è già il campione europeo di produzione di neve artificiale, costosa, energivora e con problemi di impatto ambientale. Per la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) almeno il 25% dei 90mila ettari di piste alpine italiane ha impianti di innevamento artificiale, ma davanti al caldo che avanza ed alla neve che sale verso quote sempre più alte anche questo non potrebbe bastare più. Il rischio di fare nuove piste che rimarranno vuote e senza neve è sempre più alto. Nella nostra regione, già in queste settimane l’annuncio di ingenti investimenti in nuove piste, impianti e strutture ricettive da parte della Promotur contrasta con le ventilate richieste di “dichiarazione di calamità naturale” per mancanza di neve avanzate da alcuni albergatori ed amministratori locali.
In questo scenario, che dovrebbe indurre quanto meno a riflettere, Legambiente propone “Nevediversa”, un’iniziativa nata lo scorso inverno come estensione della “Carovana delle Alpi”, la campagna dedicata allo sviluppo sostenibile dell’arco alpino. Il proposito è quello di realizzare momenti di divertimento, informazione, attività fisica o degustazione di prodotti locali, nell’intento di ribadire che il turismo montano invernale non necessariamente è fatto di neve o innevamento artificiale, piste e impianti di risalita, seconde case o villaggi in quota. E che, anzi, un turismo diverso è più rispettoso non solo dell’ambiente naturale ma delle stesse comunità locali, della loro storia, dei loro paesi, delle loro specificità.
Sabato 3 marzo l’associazione ambientalista invita tutti a Cercivento per un modo diverso di avvicinarsi e vivere la montagna.
Il programma prevede il ritrovo alle ore 16.30 presso la libreria con cucina “In Plait”. Seguirà una visita guidata alle case seicentesche del paese e alla “Farie dal Checo”, il mulino-fucina del Quattrocento trasformato in piccolo Museo. Alle 18.30 incontro dibattito presso la libreria con cucina “In Plait” con la partecipazione di alcuni alpinisti della zona. Si parlerà di tutela del paesaggio alla luce dell’assegnazione delle “bandiere nere 2006” di Legambiente. La serata si concluderà, per chi lo desidera, con una cena nel locale che è entrato nella “Guida delle Osterie” del Gambero Rosso e che rappresenta una significativa inversione di tendenza rispetto alla situazione degli esercizi pubblici della nostra montagna (per prenotazioni telefonare allo 0433.778412).
Domenica 4 marzo “Nevediversa” propone invece una camminata (consigliate le ciaspole) fino al Pian delle Streghe, con ritrovo alle ore 10 nel piazzale antistante il Municipio di Cercivento. L’escursione ha come meta un ottimo punto panoramico, che domina gran parte della valle del But e lo Zoncolan (il polo sciistico al centro di nuovi discutibili tracciati e di progetti di insediamenti turistici), ed interseca il tracciato dell’ipotizzato elettrodotto aereo proposto da Pittini e Fantoni.
Maggiori informazioni sul sito regionale di Legambiente: www.legambiente.fvg.it
