TOLMEZZO- Burgo, Consiglio di Stato accoglie ricorso Regione
Il Consiglio di Stato ha concesso, su ricorso presentato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, la sospensiva della sentenza con cui il Tar del Friuli-Venezia Giulia aveva dichiarato illegittimo l’ atto riguardante la nomina del commissario straordinario della Cartiera Burgo di Tolmezzo (Udine), il che – di fatto – aveva comportato la sospensione dell’ attività produttiva. A rendere nota la decisione del Consiglio di Stato è stato l’ assessore regionale all’ Industria, Enrico Bertossi, nel corso della seduta odierna della Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale. La sentenza del Tar era stata presa su ricorso presentato da Italia Nostra, che contestava il metodo adottato per fronteggiare il problema della messa in sequestro dello stabilimento, deciso dal Tribunale di Tolmezzo (Udine) per la mancata adozione di impianti per la depurazione delle acque reflue. La sospensiva – ha spiegato Mirio Bolzon, presidente della Commissione – consentirà non solo l’ immediata ripresa dell’ attività produttiva dello stabilimento, ma anche la possibilità di procedure rapide per assegnare i lavori di costruzione dell’ impianto di depurazione. Ciò dovrebbe dare una soluzione definitiva al problema, che si trascina da anni,degli scarichi inquinanti delle acque reflue dal procedimento di lavorazione della cellulosa. La decisione del Consiglio di Stato è giunta poche ore dopo la firma di un accordo tra Ministero dell’ Ambiente, Regione Friuli-Venezia Giulia, Italia Nostra e Wwf, nel quale viene stabilito il comune intento di superare il commissariamento,riportando a procedura ordinaria gli interventi necessari a contenere gli inquinamenti della cartiera. Il documento,inoltre, prevede l’ avvio immediato di intese formali tra Stato e Regione Friuli-Venezia Giulia per raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale posti nel febbraio 2002 da un’ ordinanza del Governo. La presenza di Italia Nostra e Wwf ha portato la Regione Friuli-Venezia Giulia e il Ministero a impegnarsi a formalizzare un collegio di esperti, del quale farà parte, per la prima volta, anche un tecnico designato dalle due associazioni ambientaliste. Proprio in seguito alla firma dell’ accordo, Wwf e Italia Nostra hanno deciso di rinunciare a opporsi alla sospensiva richiesta dalla Regione al Consiglio di Stato.
