TOLMEZZO- Burgo, la preoccupazione di Disetti

La decisione del Consiglio di
Stato di sospendere la sentenza del TAR con cui veniva annullato
il decreto di commissariamento della cartiera Burgo di Tolmezzo
certamente è una buona notizia, in modo particolare per i
lavoratori dell’azienda che, incolpevoli, stavano vivendo una
situazione di incertezza e precarietà molto grave.

Ad affermarlo è il consigliere regionale della Margherita e
componente della Commissione consiliare per le attività
economiche Virgilio Disetti, che preannuncia un’interpellanza
urgente al presidente Illy perché la Regione, che mette a
disposizione i quattrini per il nuovo depuratore della cartiera,
non può tacere su queste questioni.

Ci eravamo impegnati perché la soluzione fosse la sospensiva –
ricorda Disetti – nell’unica preoccupazione di salvaguardare i
posti di lavoro; ma occorre fare ancora molta strada. Non si può
dimenticare che per molti anni la Burgo ha continuato a inquinare
il fiume Tagliamento creando così forti preoccupazioni nei paesi
a valle. Né si possono dimenticare i consistenti finanziamenti
pubblici che dal 1990 sono pervenuti per la costruzione di un
depuratore che poi non ha depurato un bel niente e così oggi si è
costretti a costruirne uno nuovo con un altro finanziamento
pubblico (circa 10 milioni di euro). Oggi accogliamo con speranza
la concessione della sospensiva del Consiglio di Stato e la firma
del protocollo d’intesa tra Regione, Ministero dell’Ambiente, WWF
e Italia Nostra.

Disetti afferma poi che la scelta della Giunta Tondo di operare
tramite il commissariamento non è stata certo felice, trattandosi
sì di un’emergenza che di naturale non ha niente e che avrebbe
potuto benissimo essere evitata. Non posso, infatti, non
ricordare – così Disetti – che nella zona industriale di Rivoli
di Osoppo il depuratore, perfettamente efficiente, è stato
realizzato con soli 2,5 miliardi di lire e ora, con la medesima
cifra, è in corso il raddoppio dell’impianto. Ma la sicurezza del
posto di lavoro non dipende solo da questo.

Disetti si dice quindi preoccupato per il futuro della cartiera
perché, tra l’altro, non si capisce ancora quanto l’azienda
investa nell’operazione: nell’accordo di programma, la voce
relativa al suo impegno finanziario è ancora una casella vuota.