CARNICO: Cavazzo stoppato, anche il Cedarchis al comando

Il commento alla giornata di ieri del Campionato Carnico.
**PRIMA CATEGORIA. Giornata importante in vetta come in coda quella di ieri. Nella lotta per il titolo il Cedarchis entra prepotentemente in gioco, agganciando in testa il Cavazzo, alla prima sconfitta stagionale e aprofittando anche del pari interno del Malborghetto. Tre squadre in un punto, niente male davvero. Nel big match della giornata il Cavazzo paga la voglia di riscatto dell’Arta Terme, che, trascinata da Moro, può così continuare a cullare il sogno di uno scudetto-bis. Partita divertente, con i viola che non hanno demeritato, confermando di meritare il comando della classifica. Occhio però, ai termali, se trovano un pizzico di continuità possono diventare molto pericolosi. Il “Ceda” passa di misura in casa della Velox grazie ad una perla su punizione di “Gil” Buzzi. Come spesso è accaduto, i giallorossi vincono con il minimo scarto e il
minimo sforzo (11 reti in 10 partite sono pochine per una capolista), ma danno la sensazione di poter fare molto di più. Facile, però, immaginare come potrebbe andare a finire se questa circostanza si verificasse. Il Malborghetto, per la seconda partita interna consecutiva, subisce il gol del pareggio negli ultimissimi minuti, ma, rispetto alla stranota partita di due settimane fa con il Cedarchis, questa volta può recriminare poco, perché l’Ampezzo ha meritato la divisione della posta. Le tante assenze dei biancazzurri hanno indubbiamente pesato ma a Malborghetto si augurano che in settimana la commissione d’appello riduca le squalifiche, permettendo a sei giocatori di rientrare già domenica con il Campagnola. A proposito dei gemonesi, il successo di Sutrio è una bella boccata d’ossigeno dopo una lunga serie negativa. Che la squadra fosse competitiva non c’erano dubbi, ma finora non l’aveva dimostrato sul campo. In coda, pesantissimo successo dell’Illegiana in casa dell’Ovarese: bella partita, contraddistinta dalla doppietta dell’ottimo Gianluca Iob. Le due squadre hanno comunque dimostrato di meritare ben altra posizione di classifica. Infine parità con reti in piena zona Cesarini fra La Delizia e il Real I.C. di Nicola De Cillia, in campo il giorno successivo alle nozze con Lidia. Bravo!

**SECONDA CATEGORIA.

Il San Pietro non molla e, seppur con il minimo scarto, piega il Trasaghis, conservando così il primato in classifica. Conferma i pronostici anche l’Edera, vittoriosa con il classico 2-0 in casa di un’Ardita combattiva ma impossibilitata a reggere la forza della più quotata avversaria. Bene il Paluzza, che batte a domicilio il Sappada regina delle trasferte e ottiene il terzo posto solitario in classifica. Brutta sconfitta, la seconda consecutiva, del Ravascletto, stoppato a domicilio dal Timaucleulis. Spettacolo (3-3) in “Porteal”, con il Lauco che però si mangia le mani per l’occasione sprecata: il successo sull’Audax lo avrebbe infatti proiettato in posizioni molto interessanti. Stesso discorso per la Stella Azzurra, che non riesce ad andare al di là dello 0-0 interno con un comunque positivo Bordano, evidentemente non ancora rassegnato.

**TERZA CATEGORIA “A”.

L’Ancora continua a viaggiare con il freno a mano tirato e allora il Villa, alla sesta vittoria nelle ultime sette partite (l’unico pari proprio con i pesarini), balza da solo al comando della classifica nonostante il Cercivento sia stato avversario più che ostico. L’Ancora invece deve rimontare il positivo Rigolato ma impreca per il rigore sbagliato all’89’ da Beorchia. Si riavvicina il Verzegnis, vincitore sul Coemglians.

**TERZA CATEGORIA “B”.

Incredibile l’equilibrio in questo girone, con sei squadre su nove che appaiono in grado di puntare alla promozione. Ieri, infatti, sono rientrate in corsa Val Fella e Pontebbana, entrambe vincitrici per 2-0 rispettivamente sulla capolista Val del Lago e in casa del Chiusaforte. Si fa sotto anche la Moggese, che con lo stesso punteggio piega il Val Resia. Grazie a questi risultati, passa quasi senza danni la giornata di riposo per la Nuova Tarvisio. (di Bruno Tavosanis)