PRATO CARNICO: Festeggiati i 50 anni della locale riserva di caccia

Prato Carnico festeggia i 50 anni
dalla nascita della riserva di caccia della Valle Pesarina, una
delle più vecchie del Friuli Venezia Giulia e la più grossa, con
quella di Ovaro, della Carnia. Tra le autorità locali e i
rappresentanti del mondo venatorio, è stato chiamato a parlare
anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Martini.

Da lui è venuto un commento positivo a cosa i cacciatori
rappresentino per l’ambiente. Sono un punto di equilibrio e di
salvaguardia – ha affermato – perché hanno tutto l’interesse a
che gli habitat naturali vengano rispettati. E’ a loro poi che ci
rivolgiamo quando, cosa non rara in montagna, gli allevatori si
lamentano per la presenza di orsi o lupi o quando c’è il pericolo
che le volpi portino la rabbia.

In questo, la legge 13 del ’69 voluta dall’ex presidente Comelli
– ha ricordato Martini – ci veniva invidiata da tutta Italia.
Oggi, la 20 del 2001 ha bisogno di essere rivista.

L’incontro di Prato Carnico ha quindi fornito l’occasione per
parlare di grande viabilità montana. Il passaggio delle strade
statali dall’ANAS alla Regione è cosa auspicabile – ha commentato
il presidente – ma bisogna fare attenzione a che questo
passaggio, già annunciato dalla Commissione paritetica
Stato/Regione, avvenga non prima di aver verificato ci siano le
necessarie disponibilità finanziarie delle casse regionali. Se
così non sarà, rischieremo di accollarci arterie importanti,
quali le statali 13, 52, 52 bis e la stessa 465 che porta in
Veneto, senza le garanzie di poterle gestire meglio di quanto non
faccia ora l’ANAS.

Non vorrei – ha concluso – che l’alternativa sia fare come la
Regione Veneto, che per far fronte alle nuove competenze viarie
ha aumentato la tassa automobilistica ai suoi cittadini.