GEMONA: Crisi tessile, la Provincia annuncia una nuova riunione
“Convocherò una riunione tra tutte la parti coinvolte nella soluzione della crisi occupazionale della pademontana per concordare definitivamente le azioni da compiere per risolvere il problema”.
Così Irene Revelant, assessore provinciale alle attività economiche e produttive, commenta l’esito della riunione organizzata da lei martedì scorso e alla quale hanno partecipato il vicepresidente del consiglio provinciale, Claudio Sandruvi, il sindaco di Gemona, Virgilio Disetti, e alcuni rappresentanti sindacali.
La Revelant, dunque, assicura che l’amministrazione provinciale metterà in atti ogni azione necessaria per giungere alla soluzione della crisi tessile che colpisce l’Alto Friuli. Ma l’assessore è anche intenzionata a fare pressing sulla Regione affinché, dopo aver investito la Provincia del compito di occuparsi delle difficoltà occupazionali dell’area, il governo regionale mantenga le promesse fatte.
“L’amministrazione provinciale nel gennaio 2001 – spiega l’assessore provinciale – sottoscrisse con le parti sociali e sindacali il Piano territoriale integrato (Pit) per la Montagna, strumento indispensabile per poter ottenere un aiuto attingendo ai finanziamenti europei. E alla stipula di quell’accordo partecipò anche Dressi. Ma la Regione, poi, non inserì il Pit nel proprio documento di programmazione 2000/2006, rendendo così vana la redazione e la firma del Pit. Oggi abbiamo tutta l’intenzione di chiedere con forza che quelle promesse vengano mantenute, inserendo il Pit di allora attraverso un complemento di programmazione, atto che la Regione può compiere ogni qualvolta ritenga opportuno integrare il proprio documento di programmazione. Solo così – prosegue la Revelant – potremmo cominciare a ottenere dei finanziamenti che ci consentano di dare avvio alla soluzione della crisi occupazionale della pedemontana”.
Ma anche altri saranno i passi che caratterizzeranno l’azione dell’amministrazione provinciale, all’approvazione di un nuovo Pit creato ad hoc per il gemonese, all’apertura di uno sportello informativo sull’opportunità e le modalità offerte dai contributi europei e statali.
“Oltre a fare in modo che la Regione inserisca nel completamento di programmazione il vecchio Pit – chiarisce la Revelant -, faremo in modo che venga posto il via libera anche al mini-Pit che abbiamo preparato specificatamente per il gemonese. Inoltre, in via sperimentale, partiremo proprio dall’apertura di uno sportello informativo a disposizione di tutte le imprese per conoscere i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione europea e dalla Regione e per spiegare attraverso quali modalità sia possibile accedere ai contributi. Lo sportello verrà probabilmente creato nella sede della Provincia, a palazzo Belgrado, e fornirà dettagliate informazioni su ogni incentivo economico. Sono queste, dunque – conclude la Revelant -, le prossime azioni che compirò. E anche per illustrarle a tutte le parti coinvolte nella risoluzione del problema, convocherò una nuova riunione con Dressi, Sandruvi, il sindaco Disetti e i rappresentanti sociali e sindacali”.
