CARNICO: La rabbia del Malborghetto
C’è grandissima rabbia a Malborghetto. La società biancazzurra sperava che la commissione d’appello riducesse maggiormente le squalifiche ai suoi tesserati. Invece domani, con il Campagnola, sarà a disposizione solo il dirigente Turrin, inizialmente inibito fino al 19 luglio. Ai giocatori Pedrigi, Toppano, Manna, Buzzi e Princi la squalifica è stata portata da quattro a tre turni e quindi domani non saranno in campo. Ridotta al 16 agosto, la sospensione del dirigente Kravanja. A sorpresa, invece, è stato confermato lo stop fino al 31 ottobre dell’allenatore Cappellaro che, quindi, seguirà tutto il torneo da “fuori rete”. Restano anche le cinque giornate (tre da scontare) per il giocatore Gregorutti e l’inibizione fino al 19 luglio per il dirigente, Franzil. “Prendiamo atto con rammarico e profonda delusione che la commissione disciplinare non ha ritenuto credibili le argomentazioni e le evidenti prove esibite a nostra discolpa” si legge in un duro comunicato emesso in serata dalla società. I provvedimenti disciplinari vengono considerati abnormi rispetto a quanto realmente accaduto. “Ciò fa pensare che la (in)giustizia sportiva si fonda su canoni e principi che nulla hanno a che vedere con la dignità ed il rispetto della persona, negando ogni possibilità di difesa personale di fronte ad accuse spudorate” scrivono i dirigenti biancazzurri, che aggiungono: “Riteniamo di non aver ottenuto giustizia per puri e semplici motivi politici, secondo i quali non si può mettere in cattiva luce la classe arbitrale”. C’è la conferma che alcuni tesserati sono pronti ad uscire dalla Figc al fine di poter citare in giudizio l’arbitro Revelant per diffamazione, danni morali ed economici. “E auspichiamo che la nostra legittima protesta non porti a ripercussioni ritorsive da parte del “sistema” sul prosegio del campionato” conclude la nota. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)
