ALTO FRIULI: Viabilità, Martini incontra a Roma i vertici dell’Anas
Una serie di incontri a Roma con
i vertici dell’ANAS hanno consentito al presidente del Consiglio
regionale, Antonio Martini, di fare il punto sulla situazione
della viabilità regionale (e in particolare di quella in
montagna), che ha bisogno di veder definite le questioni più
importanti prima del trasferimento di competenze in questo
settore alla Regione.
La statale 52bis da Tolmezzo a Paluzza non è stata inserita nel
piano triennale dell’Azienda delle strade, che ha tolto da questo
programma il primo tratto fino ad Arta, limitandosi a confermare
soltanto il completamento della variante di Tolmezzo, opera del
resto già in dirittura d’arrivo. Bisognerà pertanto, ha
commentato Martini, lavorare per giungere a un’inversione di
rotta perché non è pensabile che un problema di così grande
portata rimanga irrisolto a tempo indeterminato.
Inoltre, cattive notizie giungono anche riguardo alla 52, dove il
nodo più grosso è rappresentato dalla galleria del Passo della
Morte. Sarà convocata entro luglio una Conferenza dei servizi tra
gli organi statali e quelli regionali per cercare una soluzione
al problema dell’acqua in galleria. Martini si augura che almeno
per questa arteria si arrivi a una soluzione positiva perché, al
di là del disagio e dei lavori fermi da troppi anni, è essenziale
che il problema sia risolto prima della regionalizzazione di
quella tratta.
Notizie positive giungono invece dal versante della statale 355
della Val Degano. L’ANAS regionale ha appaltato la sistemazione
del punto più pericoloso, il ponte di San Michele tra Villa
Santina e Ovaro, rivedendo il vecchio progetto e affidando
l’opera a un’impresa veneta che dovrebbe iniziare i lavori a
giorni.
Proprio dagli incontri a Roma, Martini è tornato anche con la
buona notizia che, sempre relativamente alla 355, è alla firma
del presidente dell’ANAS la perizia di variante per la galleria
di Tors, lavoro iniziato tre anni fa ma in questo momento fermo.
La speranza, conclude Martini, è che la firma arrivi entro
l’estate così da consentire la ripresa dei lavori già a
settembre.
