VELA: Licusati infortunato, al suo posto Scarselletti
Con un vento da Nord di 8 nodi e una giornata soleggiata Milazzo, ha visto contendersi l’ottava tappa del Giro d’Italia a vela su un bastone di circa 10 miglia. Alla partenza la flotta si è diretta verso la costa, virando stretto per conquistare le migliori posizioni. Ne è uscita prepotentemente Roma seguita da Cagliari e poi Milazzo, Reggio Calabria e Riva del Garda, mentre Fiamme Gialle restava distanziata, così come Forlì e Lombardia. Alla prima boa di bolina virava Roma e Cagliari entrava in collisione con la stessa, urtandola sul lato sinistro dello specchio di poppa. Roma continuava la sua rotta mentre Cagliari veniva sorpassata da Riva del Garda, Fiamme Gialle e dall’ottima Grado. Nel seguente lato di lasco, Cagliari riusciva a recuperare una posizione mentre Fiamme Gialle avvicinava Riva e Reggio Calabria. Roma allungava il passo, dimostrando di essere imprendibile. L’ultima boa accendeva una vivace schermaglia fra Riva e Fiamme Gialle e ne approfittava Reggio Calabria per conquistare la seconda posizione. Forlì non riusciva a uscire dal gruppo così come Molfetta, rimasta in ombra per tutta la regata. Dopo l’arrivo di Roma e Reggio Calabria il terzo posto era di Riva del Garda per poche decine di metri davanti a Fiamme Gialle, giunta quarta. Decisamente positivo il sesto posto di Grado. Carnia, invece, ancora una volta deve accontentarsi dell’ultimo posto, ma anche ieri la fortuna non ha girato per il verso giusto. A metà garà c’è stato, infatti, l’infortunio di Federico Licusati: “Il classico colpo del randista- spiega- Bisogna tirare con molta forza, parliamo di 100 chili, su una cima dal basso verso l’alto, un movimento che il corpo umano non è abituato a fare. Ho subìto un violento colpo alla schiena e lì è praticamente finita la nostra gara, perché a bordo non c’era gente di peso adatta al ruolo. Mi sono messo al timone, con Cabas a sostituirmi alla randa, ma è stata durissima, perché per tutta la seconda parte della regata ho dovuto rimanere disteso a terra”. Un vero peccato, perché fino a quel momento Carnia stava andando bene: “Forse saremmo sempre arrivati ultimi, ma sicuramente Milazzo e Piombino, le sole barche con le quali possiamo competere, non ci avrebbero preceduti di molto” aggiunge Licusati, che oggi non potrà essere al via. La speranza è che qualche componente dell’equipaggio riesca ad arrivare in Sicilia prima delle 11 di oggi (è arrivato Gianni Scarselletti, ndr), quando partirà la nona tappa, Milazzo-Roccella Jonica, una regata costiera di 94 miglia. Altrimenti Licusati salirà a bordo nel ruolo di tattico. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)
