CARNICO: Il comunicato stampa dell’As Arta Terme

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa inviatoci dal presidente dell’As Arta Terme. Luigi Lozer. *”L’articolo n.11 comma n.4 del Regolamento dell’Associazione Italiana Arbitiri recita testualmente: “il Presidente di Sezione che sia arbitro effettivo deve delegare le funzioni tecniche designanti al Vice-Presidente che deve essere scelto tra gli arbitri che hanno superato il corso di qualificazione alle funzioni di Commissario Speciale”. Ciò premesso, la domanda sorge spontanea: come può il Signor Stefano Monfredo ricoprire i ruoli di: Presidente dell’A.I.A. sezione di Tolmezzo, designatore della stessa sezione e arbitro in attività? Nella storia, prima del Signor Monfredo, solo un Essere è stato “uno e trino”: il confronto è profano prima ancora che improponibile… Può darsi che il Signor Monfredo abbia sempre delegato ad altri la sua personale designazione ma è un fatto curioso che egli possa ricoprire tanti ruoli. Questo non è un accanimento contro la classe arbitrale ma il fatto che per due anni consecutivi il Signor Monfredo “sia stato” designato quale componente della terna arbitrale alla semifinale di Coppa Carnia, che in entrambi i casi ha visto incontrarsi Real I.C. – Arta Terme, corrisponde ad una strana coincidenza.Va ricordato oltre tutto, che il Signor Monfredo non arbitra poi così assiduamente… e che “si designa” solo per certe partite. Che abbia una passione particolare per le due società della Valle del But? Può anche darsi. Ma le “coincidenze” esistono. Ad ogni modo, si vuole precisare che il direttore di gara della semifinale del 3 luglio scorso, era il Signor Revelant di Artegna, il quale ha arbitrato sufficientemente bene l’incontro. Al contrario, il Signor Monfredo non ha agevolato l’operato del giovane collega segnalando saltuariamente il fuorigioco al Real e contribuendo così a creare nervosismo e stupore tra il pubblico. E’ evidente che l’arbitraggio non ha inciso direttamente sull’esito finale dell’incontro ma un certo nervosismo verso la compagine rossoblu l’ha creato. Tra i tanti episodi, si ricorda infatti lo strano evento dell’espulsione dell’accompagnatore dell’Arta Terme durante l’intervallo che poi è stato reintegrato ad inizio ripresa e di qualche decisione discutibile assunta durante tutta la partita, probabilmente generata anche dall’atteggiamento indisponente del Signor Monfredo. Inoltre, sull’ultimo comunicato ufficiale emanato dal comitato tolmezzino della F.I.G.C., si legge che il rapporto post partita non è stato redatto dall’arbitro ma dal guardialinee Monfredo… Or dunque la domanda è d’obbligo: visto il regolamento dell’A.I.A. e soprattutto per un codice morale che dovrebbe assistere tutti gli sportivi (arbitri compresi), è corretto che il Signor Monfredo continui imperterrito a presentarsi ad arbitrare con il suo arrogante atteggiamento mentre ricopre ancora il duplice ruolo di Presidente – designatore? Forse è giunta l’ora che il n.1 dell’A.I.A. tolmezzina decida una volta per tutte cosa fare, senza trascurare l’ipotesi di dimettersi! Ed i presupposti, al termine dello scorso torneo c’erano tutti: chi non ricorda l’epilogo incredibile della gara di spareggio tra San Pietro e Chiusaforte ? Ebbene, per quel “pasticciaccio”, alla fine, pagò solo il Chiusaforte, mentre al Signore di Osoppo non venne neanche in mente la possibilità di rassegnare le proprie dimissioni, se non altro come atto dovuto. Dimissioni che, poi, magari sarebbero state respinte, ma un’occasione persa per dare una lezione di buon senso e di porsi con una buona dose di criticità di fronte ad un ambiente (quello del “Carnico”) che da qualche stagione mal sopporta certi atteggiamenti. Un paio di stagioni fa, il sostituto giudice sportivo del Comitato di Tolmezzo fu destituito dall’incarico per essersi recato, tra il primo ed il secondo tempo di una partita a salutare un arbitro nello spogliatoio. Tanta severità (probabilmente giusta a termini di regolamento) perché non trova patria negli stessi ambienti?”.