TOLMEZZO: Zearo-“Il Comune senza colpe per la Sagra del Borgat”
Tolmezzo privata di appuntamenti estivi, tradizionali o meno? “La colpa non è dell’amministrazione comunale”. L’assessore Dario Zearo vuole chiarire che la mancata proposizione della Sagra del Borgat non può essere addebitata al Comune “che, anzi, nel corso degli anni ha dato non una ma due mani ai vari comitati organizzatori grazie a finanziamenti ad hoc”. La crisi all’interno della Pro Loco era nota all’interno della sede municipale? “No, tant’è che a maggio il presidente Catello Langellotti mi aveva assicurato che la sagra ci sarebbe stata- spiega Zearo- Se fossi stato a conoscenza della situazione, avrei fatto di tutto per cercare altre soluzioni. Sono nato in Santa Caterina e ho cominciato a dare una mano alla sagra dall’età di otto anni; ovvio, quindi, che per me questa manifestazione abbia un significato particolare”. Qualcosa comunque è stato fatto: “Abbiamo collaborato con la Parrocchia nell’organizzare la “Festa nel Borgat”, nella quale sono previste interessanti iniziative, a partire dal riuscitissimo concerto di amrtedì scorso della Corale di Rauscedo nella chiesa di S.Caterina”. E il prossimo anno? “La sagra tornerà, se la pro loco non la vorrà fare, troveremo qualcun’altro” tuona Zearo, che sulla scarsità di iniziative a Tolmezzo aggiunge: “Nel capoluogo manca quello spirito di unità che ritroviamo nelle frazioni. Il successo delle sagre di Betania, Imponzo e Caneva lo conferma. Ci vuole qualcuno in grado di aggregare la popolazione, altrimenti diventeremo una città anonima”. Anche il vicesindaco Aurelia Bubisutti Mestroni, che sostituisce nella funzioni il sindaco Cuzzi (in ferie), esprime la sua opinione: “Non ci si può aspettare che il Comune si carichi tutto sulle spalle. Deve essere il territorio a proporre iniziative e idee che poi noi possiamo contribuire a mettere in pratica. Ci vuole, insomma, un coinvolgimento diretto della popolazione”. Per questi motivi i sette week-end estivi, ideati nel 2001, non sono stati riproposti? “Esatto, nessuno se n’è preso carico e noi non potevamo distogliere anche quest’anno i dipendenti comunali dalle loro mansioni. Spero in un’inversione di tendenza già in occasione della Festa della Mela di fine settembre”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)
