OSOPPO: Le Universiadi in un convegno alla Fantoni

Cinquanta paesi partecipanti e un potenziale di
milioni di telespettatori sono due ottimi argomenti per
convincere uno sponsor a sostenere un evento sportivo della
proporzione delle prossime Universiadi. L’ha confermato Paolo
Fantoni, consigliere delegato del Gruppo omonimo, prima di dare
la parola al presidente del Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo,
all’apertura dei lavori del convegno “I grandi eventi sportivi
per il rilancio turistico-economico della nostra montagna”.

Il convegno, che ha avuto inoltre tra i relatori l’assessore
regionale allo Sport ed alle Autonomie locali Luca Ciriani,
Roberto Contento della segreteria di Presidenza del Consiglio dei
Ministri ed Enzo Cainero, project manager delle Universiadi 2003,
ha avuto luogo oggi nel Centro ricerche Fantoni di Osoppo.

Ai numerosi esponenti degli Enti locali presenti, compreso il
sindaco di Tarvisio e consigliere regionale Franco Baritussio,
tra il pubblico assieme al collega del Consiglio Roberto Asquini,
Tondo ha ricordato che la Regione ha colto la sfida delle
Universiadi conscia dell’importanza di un rilancio della montagna
friulana attraverso operazioni sinergiche che consentano
interazioni tra ambiente, percorsi turistici e qualità delle
infrastrutture stradali e viarie, ricordando che per quest’ultime
sono in programma “oltre 8 mila miliardi di vecchie lire nei
prossimi anni”.

Tondo ha anche rilevato come il Governo abbia ormai compreso che
“investendo in Friuli-Venezia Giulia si danno risorse al Paese” e
ha richiamato l’attenzione dei sindaci delle località montane
coinvolte nelle Universiadi sull’opportunità di “fare sistema”.
Un’esortazione cui si è agganciato Ciriani, ricordando come
l’Universiade sia sì l’occasione per un rilancio dello sport
invernale, ma anche e soprattutto “un’opportunità per dotare la
Montagna di strade, parcheggi, strutture turistiche e sportive”,
visto che l’amministrazione regionale, sull’onda delle
Universiadi di Tarvisio, “ha dato agli enti locali decine di
miliardi di vecchie lire da investire sul territorio”.

“Non abbiamo fatto il passo più lungo della gamba”, ha detto
l’assessore, rilevando come gli investimenti siano parte di un
più complesso programma di crescita della regione, in cui il
turismo ha un ruolo di spicco diventando, per la Montagna,
“linfa vitale”. Un programma che, se da un lato è sostenuto dalla
pubblica amministrazione, dall’altro deve trovare riscontro nella
partecipazione attiva dei privati.

“Tra il Veneto e la Carinzia, tradizionalmente accattivanti dal
punto di vista turistico, e la Slovenia, in grado di fare
proposte ancora economicamente vantaggiose – ha detto Ciriani –
noi rischiamo di fare la fine del vaso di coccio”. Per evitarlo
lo sport è, secondo Ciriani, un veicolo eccezionale, perché
“parla senza intermediari al cuore della gente, trasformandosi in
un grande strumento di promozione del territorio”.

“Lo sport unisce” ha detto l’assessore, riandando col ricordo
all’esperienza maturata con la proposta di “Senza Confini”,
diventato poi marchio d’eccellenza per un Friuli-Venezia Giulia
che ha fatto della sua vocazione per i rapporti internazionali la
sua più importante bandiera.