SCI DI FONDO: Giorgio Di Centa si prepara per la nuova stagione
Mancano solamente tre settimane al via della Coppa del Mondo di sci di fondo, che comincerà quindi molto presto rispetto alle consuetudini. In realtà la prova sprint di Duesseldorf, in Germania, sarà una specie di anteprima, perché la stagione vera e propria partirà a fine novembre. A dimostrazione che la gara tedesca non è molta considerata, parteciperanno alla trasferta solo quattro azzurri, fra i quali lo specialista Cristian Zorzi e il sappadino Silvio Fauner. Non ci sarà, invece, Giorgio Di Centa, impegnato nella preparazione in vista degli appuntamenti scandinavi in programma fra una cinquantina di giorni. “Ci stiamo allenando tantissimo, da giugno ad oggi il lavoro effettuato è stato decisamente sodo- dice il carabiniere carnico, argento in staffetta alle Olimpiadi di Salt Lake City- Anche i raduni sono stati molto più intensi rispetto al passato, praticamente una settimana su due. Il cambiamento di direzione tecnica, da Vanoi a Albarello, è stato piuttosto netto”. E che Giorgio non sprizzi gioia da tutti i pori è evidente: “E’ dura stare così tanto tempo lontano da casa- conferma- Mi auguro che tutti questi sacrifici portino a qualcosa di buono com’è accaduto con le Olimpiadi. Nel 2003 ci saranno i Mondiali della Val di Fiemme e tutti vogliamo fare bella figura”. C’è la paura che si verifichi un sovraccarico di lavoro? “Noi atleti abbiamo sempre bisogno di avere delle verifiche- dice Di Centa- Perciò non vedo l’ora di iniziare la stagione per capire subito se tutto il lavoro effettuato sarà servito o meno”. Albarello, grande campione di un recente passato e autentico stakanovista della neve, ha puntato molto sulla forza: “Che ormai è fondamentale nel nostro sport- spiega Giorgio- Il programma prevede spinte, capacità, velocità e tanti esercizi nuovi da imparare: non è stato facile. Inoltre non abbiamo sciato in estate e la neve l’abbiamo vista solo a settembre. Abbiamo perciò effettuato raduni a secco, più faticosi per gli arti, ed infatti problemini fisici collettivi non sono mancati. Ora però è tutto a posto”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)
