IN 5a COMMISSIONE CAMBIA L’ODG, ORA PRECEDENZA ALLA NUOVA PROVINCIA

La V Commissione Affari
istituzionali del Consiglio regionale ha deciso oggi a
maggioranza di modificare l’ordine del giorno dei propri lavori,
dando la precedenza all’esame delle proposte di legge sul
referendum abrogativo, propositivo e consultivo e sulla
costituzione della Provincia dell’Alto Friuli (o della Carnia).

L’esame dei progetti di legge sui comprensori montani, in
sostituzione delle Comunità montane attualmente commissariate, è
stato inserito all’ultimo posto, dopo il disegno di legge sulle
“Norme urgenti in materia di enti locali”.

In apertura di seduta, il presidente Beppino Zoppolato (LN) ha
distribuito copia delle lettere a lui inviate da 28 sindaci del
Comitato di coordinamento per l’istituzione della Provincia della
Carnia, nelle quali si chiede alla V Commissione di procedere
alla sola approvazione della legge sul referendum, sospendendo
invece l’esame della legge sui comprensori.

Analoghe lettere sono pervenute dall’Unione artigiani della
Carnia, dall’Assindustria di Tolmezzo e dall’Arcidiaconato della
Carnia.

A favore della modifica dell’ordine del giorno si sono espressi
fra gli altri i consiglieri Pozzo (Autonomisti), Puiatti
(IpU-Verdi), Zorzini (IpU-PDCI), Alzetta (DS), Londero (LN) e lo
stesso presidente Zoppolato. Contrari invece Baritussio (AN), Dal
Mas (FI-CCD-FDC) e Cruder (UDC).

L’assessore alle Autonomie locali Luca Ciriani ha difeso l’ordine
dei lavori della Commissione, definendolo un “percorso
razionale”, che consente fra l’altro di evitare il prolungamento
della gestione commissariale della Comunità montane, così come
richiesto dall’Assemblea delle Autonomie locali.

La proposta di modifica dell’ordine del giorno, formulata dal
presidente Zoppolato, è stata quindi approvata con 33 voti
ponderali a favore e 22 contrari. Non ha partecipato al voto il
consigliere Cruder.

L’assessore Ciriani ha quindi chiesto di rimandare il tema sulle
nuove Province, in attesa della più ampia discussione sulla
modifica dello Statuto della Regione. Una proposta in tal senso
del consigliere Dal Mas, mirante a modificare ulteriormente
l’ordine del giorno dei lavori della Commissione, è stata
respinta con 29 voti contrari e 25 favorevoli.

I lavori della V Commissione riprenderanno domani mattina, per
consentire un approfondimento tecnico su alcuni punti della
proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Londero e Cruder,
in merito alle “Norme relative alla richiesta, indizione e
svolgimento del referendum abrogativo, propositivo e consultivo”. ** “Il Governo regionale e l’assessore per le
Autonomie Locali vogliono portare a compimento entro la fine
dell’anno la nuova legge sui comprensori montani. Se la Lega Nord
e le Sinistre proseguiranno nelle intenzioni manifestate anche
oggi, in sede di V Commissione consiliare, di posporre e di
conseguenza bloccare l’esame del testo in questione, sappiano che
si assumono la responsabilità – politica ed amministrativa – di
far reiterare sine die il commissariamento delle vecchie Comunità
montane”.

L’assessore Luca Ciriani ribadisce dunque lo volontà della Giunta
del Friuli-Venezia Giulia, appellandosi al “senso di
responsabilità della Lega Nord e degli altri gruppi consiliari”,
di giungere quanto prima all’approvazione del ddl sui comprensori
montani nella Commissione consiliare Affari Istituzionali, per
portare quindi il testo all’esame ed all’approvazione dell’aula
entro il prossimo mese di novembre.

“Dopo l’approvazione di questa legge, richiestaci con forza e
come priorità dall’Assemblea delle Autonomie Locali, dall’UNCEM,
dall’ANCI, cioè dalle istituzioni che ci affiancano nel processo
di riforma degli Enti locali nella nostra regione – sottolinea
Ciriani – è nostro intendimento passare poi con immediatezza
all’esame delle norme, di carattere tecnico e giuridico, che
dovranno sovrintendere la possibilità di formazione di nuove
Province”.

“Non vedo dunque nessuna contraddizione – prosegue l’assessore –
tra l’istituzione dei comprensori montani e la successiva nascita
di nuove Province, che sin dalla loro creazione verrebbero ad
assorbire le competenze precedentemente assegnate ai comprensori
montani. Di conseguenza non comprendo le preoccupazioni o il
malcelato allarmismo dei sindaci che hanno costituito il Comitato
di coordinamento per l’istituzione della Provincia della Carnia”.

“Rischiamo veramente di far bloccare il processo di riforma delle
Autonomie locali di questa nostra Regione – afferma ancora
l’assessore Ciriani – un processo che se non verrà portato avanti
ci costringerà nostro malgrado a dover proseguire nella gestione
commissariale delle Comunità montane”.