REGIONE: Comprensori montani, continua il dibattito in V Commissione
La V Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Beppino Zoppolato (LN), dopo aver scelto
il disegno della Giunta sui Comprensori montani come testo base,
ha avviato e concluso il dibattito generale e stamane prende
in esame articoli ed emendamenti.
Il punto di mediazione all’interno della maggioranza è stata la
condivisione di una norma, chiesta da Zoppolato e specificata da
Gottardo (FI-CCD-FDC), che indichi in modo chiaro che
l’istituzione oggi dei Comprensori non pregiudicherà domani
l’eventuale costituzione di una Provincia montana e che preveda
quindi il passaggio delle competenze se ciò accadrà.
La seduta si era aperta con l’assessore Ciriani che aveva
richiamato gli obiettivi e le caratteristiche della legge, cui
erano seguiti numerosi interventi.
Si cambia il nome alle Comunità montane, le si riduce di numero
ma è solo un’operazione di facciata, aveva detto Puiatti
(IpU-Verdi), aggiungendo che ai Comuni bisognerebbe invece dare
la possibilità di decidere come organizzarsi.
La montagna si aspetta messaggi forti ma questo è solo un
palliativo, aveva aggiunto Pozzo (Autonomisti) confermando
l’assoluta necessità di far svolgere quanto prima il referendum
alla montagna.
Della necessità di colmare un vuoto istituzionale aveva invece
parlato Baritussio (AN), esigenza che va di pari passo con la
semplificazione, l’ammodernamento e la devoluzione di nuove
competenze, con la volontà di dare risposte al problema dei
servizi associati. I Comprensori, aveva anticipato, potranno
sempre essere assorbiti se si istituirà la Provincia.
Sull’inderogabilità del referendum si era schierata Londero (LN),
perché bisogna rispettare quanto chiesto da 35 Comuni e
verificare la volontà delle popolazioni, diritto quest’ultimo
inalienabile.
La maggioranza avrebbe dovuto legiferare in maniera organica e
non a pezzi, prevedere soluzioni credibili prima della
soppressione delle Comunità montane e invece così non ha fatto. A
sottolinearlo è stata Zorzini (IpU-PDCI) assieme ai diessini
Alzetta e Tesini, mentre Pegolo (GM-PRC) ha parlato di troppa
frettolosità nel liquidare i vecchi enti proprio quando a livello
nazionale si faceva strada un disegno per riformarli e
rilanciarli.
Cruder (UDC) ha infine difeso il lavoro svolto per tanti anni
dalle Comunità montane, che sono state uccise creando enti con
competenze analoghe e spesso in concorrenza. Per la legge che
verrà fuori ha chiesto miglioramenti riferiti alla tutela del
territorio, alle procedure urbanistiche per i comuni sotto i
3.000 abitanti e al rapporto con gli enti locali.
