GEMONA: Formalizzato il gruppo di lavoro per il problema ferroviario

Nella Sala Consiliare di Palazzo Boton a Gemona è stata formalizzata, ufficialmente, la costituzione del Gruppo di Lavoro formato da Comuni del Gemonese, della Bassa Friulana e della Pedemontana Occidentale, che si occuperà delle varie problematiche del trasporto ferroviario, sia sui territori di competenza, ma con l’obiettivo più generale di una proposta articolata da avanzare alla Regione. Hanno dato la loro adesione al Gruppo di Lavoro i Comuni di Gemona, Cervignano, Montereale Valcellina, San Giorgio di Nogaro, Tricesimo, Pinzano, Moimacco, Travesio, Maniago, Budoia, Santa Maria La Longa, Pozzuolo del Friuli, Pavia di Udine, ma, senza ombra di dubbio, visto l’interesse che sta suscitando, nei prossimi giorni altre realtà comunali aderiranno. La Newco di Tricesimo, con la propria specifica esperienza nel settore della rotaia, darà il necessario supporto tecnico al Gruppo di Lavoro. Ne ha dato notizia il Sindaco di Gemona Virgilio Disetti alla fine della riunione protrattasi per oltre 3 ore: “La rete ferroviaria – spiega il Sindaco di Gemona Disetti – deve essere un’opportunità in più per i territori che attraversa, e non solo una servitù come purtroppo sta diventando. Ed è per questo che registriamo con preoccupazione, un certo orientamento, da parte delle Ferrovie, di abbandonare e dismettere stazioni, infrastrutture, tratte e servizi. E, purtroppo, dobbiamo anche con rammarico prendere atto della assoluta assenza della nostra Regione su queste problematiche. Da qui la necessità di costituire questo Gruppo di Lavoro che “aiuti” la Regione, che oggi pare non abbia alcuna idea, ad affrontare in maniera seria il problema. A noi interessa che la rete ferroviaria – continua il Sindaco di Gemona – non vada perduta, perché una volta persa, ne avremo tutti un danno irreparabile. E’ per lo meno strano che, nel momento in cui l’Europa punta e investe sul trasporto su rotaia (sia di passeggeri che di merci), la nostra Regione sembra, invece, optare in maniera prevalente sul trasporto su gomma. E ciò senza considerare l’intasamento di certe strade, ormai insostenibile (basti pensare alla SS.13), i problemi legati all’inquinamento ambientale e, soprattutto, i costi che crescono a dismisura, una volta che nella nostra Regione verranno meno le agevolazioni sul costo del carburante. Ed i tempi non sono lontani! E’ un problema che rischia di scoppiare, e pare che la Regione se ne disinteressi! Ecco, il lavoro che ci proponiamo di fare è di costringere la Regione non solo a prendere coscienza del problema, ma a farsi, finalmente, interlocutrice con le varie società in cui si articolano attualmente le Ferrovie. Basti pensare a tratte ferroviarie importanti come la Sacile – Pinzano – Gemona o la Udine – Cividale o la Spilimbergo – Casarsa, o tutta le linea ferroviaria che attraversa la Val Canale – Canal del Ferro, tratte che già esistono e che, a nostro avviso, devono essere mantenute perché non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. Ecco noi riteniamo che queste “linee ferroviarie” non si possono perdere, perché sono un’opportunità che può e deve garantire un servizio di trasporto che potrebbe diventare fondamentale sia per i nostri cittadini che per le nostre aziende. Vogliamo, quindi – prosegue il Sindaco Disetti – impostare un nuovo rapporto sinergico e di collaborazione costruttiva con le varie anime delle nuove Ferrovie, allo scopo di ottenere da loro risposte concrete, a fronte delle proposte percorribili che avanzeremo. Quindi nessuna volontà polemica su eventuali disservizi, che pur ci sono, ma confronto tecnico e soluzioni mirate. Ci aspettiamo dalle Ferrovie un segnale positivo e dall’Amministrazione Regionale la giusta e dovuta attenzione, perché la rotaia, anche per la nostra Regione, rappresenta il futuro, non solo per le merci, ma anche e soprattutto per i passeggeri, nei confronti dei quali abbiamo precisi doveri sia nel migliorare i sistemi di trasporto sia nella tutela dell’ambiente. Pretendiamo perciò – conclude il Sindaco di Gemona – che i cittadini siano attori e beneficiari del nuovo sistema, non spettatori impotenti”. Il nuovo appuntamento del Gruppo di Lavoro è tra poco più di 15 giorni, e questo è un preciso segnale della volontà di marciare a tappe forzate verso i primi obiettivi.