UDINESE: Con la Reggina tre punti di rigore
Utili tre punti per l’ Udinese, in vista di un ciclo molto impegnativo, ed ennesima sconfitta per la Reggina (con Como e Atalanta l’unica ancora senza vittorie) la cui reazione si e’ fermata sul palo. Al Friuli la squadra di Mutti non ha demeritato, ma ha sprecato troppo in attacco dove non e’ riuscita a capitalizzare il volume di gioco espresso, soprattutto nella fase centrale del secondo tempo. I friulani, scesi in campo con un inedito 3-4-3, avevano impostato la partita pensando di colpire subito l’ avversario,ma gli amaranto sono apparsi squadra molto tecnica. A centro campo, soprattutto, Mozart e Nakamura, ma anche Paredes e Mamede, hanno creato una ragnatela dove spesso Pinzi e Pizarro si sono persi anche perche’ poco assistiti sulle fasce da Alberto e Jankulovski. Il tridente d’ attacco, formato da Jorgensen, Jancker e Muzzi, non e’ quasi mai riuscito a impensierire la difesa avversaria tanto che Castellazzi ha passato il primo tempo da spettatore. E’ stata la Reggina, invece, a spingersi in attacco con Di Michele ben assistito da Nakamura e Leon. In questa fase di gioco e’ salito sugli scudi il portiere dell’ Udinese De Sanctis che si e’ opposto prima a Leon e poi all’ ex Di Michele salvando il risultato in entrambe le occasioni. I padroni di casa hanno tentato di agire in profondita’ e con Muzzi avevano anche trovato la via del gol, ma l’ arbitro Pieri non ha concesso un rigore apparso netto ai piu’. Poi la prima frazione ha offerto molto poco. Nella ripresa, invece, inserito Warley per uno spento Jancker, l’ Udinese ha trovato maggiore profondita’. Il rigore che ha dato la vittoria ai friulani e’ giunto proprio su una azione del brasiliano steso in area da Vargas. Ma l’ Udinese invece di insistere si e’ chiusa nella propria meta’ campo. Ne ha tratto profitto la Reggina che ha avanzato il raggio d’ azione prendendo in mano le redini del gioco. E’ stato in questa fase di gioco che gli uomini di Mutti avrebbero potuto e dovuto raggiungere il gol del meritato pareggio. Ma prima Di Michele ha colpito il palo, poi Nakamura ha mandato di poco alto, mentre in altre due occasioni l’ ex di turno non e’ stato fortunato trovando sulla sua strada un De Sanctis davvero superlativo.Anche gli inserimenti di Rastelli e Bogdani non hanno portato giovamento alla squadra dello Stretto. Negli ultimi minuti, poi, si e’ rivista l’ Udinese che ha potuto sfruttare gli ampi spazi concessi dalla Reggina proiettata in avanti. Muzzi in diverse occasioni si e’ lanciato negli spazi, ma ha trovato sulla sua strada un ottimo Pierini. I padroni di casa avrebbero potuto raddoppiare, ma Jorgensen e Pizarro hanno fallito di poco la mira. Sarebbe comunque stata una punizione troppo severa per una squadra che ha dimostrato di possedere un gioco vivace e soprattutto buoni piedi. Forse mancano un po’ la convinzione e soprattutto quella dose di cinismo che in serie A non dovrebbero mai essere lasciati negli spogliatoi.
