REGIONE: Comprensori Montani, approvata la legge
Approvato dalla V Commissione
consiliare il disegno di legge che istituisce i Comprensori
montani, enti che prenderanno il posto delle Comunità montane
attualmente commissariate.
Voto favorevole di FI-CCD-FDC, AN e LN; contrari DS, IpU-PDCI e
IpU-Verdi; astenuti gli Autonomisti.
Nel pomeriggio, la Commissione ha approvato velocemente gli
ultimi articoli, dal 20 al 48: contengono disposizioni relative
agli incentivi per le zone montane, all’esercizio associato di
funzioni comunali, alla successione alle Comunità montane.
Nelle brevi dichiarazioni di voto, Nevio Alzetta (DS) ha parlato
di pessimo modo di legiferare, ha criticato il provvedimento per
come ingenera confusione e ha chiesto e annunciato correttivi
sugli aspetti territoriali e organizzativi del nuovo ente.
Il Patto regionale per l’autonomia, così Giorgio Pozzo, non
intende partecipare a operazioni di riforma che non comprendano
l’intero quadro istituzionale e che non contengano soluzioni
forti per la montagna. Da qui il voto di astensione.
Il fatto di legiferare in maniera frammentaria, l’assenza di idee
sul dopo Comunità montane erano le prime critiche di Bruna
Zorzini (IpU-PDCI). Oggi si è aggiunto il fatto che Collio e
Carso rimangono fuori da questa legge e viene così a mancare un
punto di riferimento per quelle comunità caratterizzate dalla
presenza della minoranza slovena.
Si è cambiata l’etichetta alle Comunità montane, sono state fatte
fuori quelle del Collio e del Carso, ha aggiunto Mario Puiatti
(IpU-Verdi), ma è ancora più grave che sia stato inserito –
impropriamente in questa legge – il tentativo di modificare il
sistema comunale. La maggioranza si conferma ancora una volta
incapace di qualsiasi proposta di riforma sull’architettura di
questa regione.
Dopo anni di attese, ha invece sottolineato Franco Baritussio
(AN), al quale si è associato per FI-CCD-FDC Bruno Marini, è
partito il ciclo delle riforme vere per la montagna. Con
l’istituzione dei Comprensori si colma il vuoto istituzionale
aperto dalla soppressione delle Comunità montane e si avvia un
futuro basato sull’autoprogrammazione. Le soluzioni delineate
dalla legge vanno verso la semplificazione e l’ammodernamento e
si dà una risposta alla questione dei servizi associati. Il tutto
mantenendo fermo il percorso che potrebbe portare alla
costituzione della Provincia della montagna.
La Lega Nord, così Beppino Zoppolato, ha analizzato con serenità
i problemi e le possibili opzioni e alla fine, anche per spirito
di coalizione, ha sostenuto il provvedimento. Un provvedimento
che fa comunque dei passi avanti in attesa della Provincia della
montagna, il cui percorso viene garantito da inequivocabili
disposizioni di legge.
Saranno relatori per l’Aula, di maggioranza Baritussio e di
minoranza Alzetta e Zorzini.
