UDINESE: Per Sensini il risultato di ieri non è bugiardo

Quando lo speaker dello stadio “Friuli” ha annunciato la formazione dell’Udinese, più di qualcuno si è chiesto se fra i difensori ci fosse stata un’epidemia. In panchina solo esterni, centrocampisti e punte, in campo Caballero, Gemiti (che non è certo un marcatore centrale) e, naturalmente, Nestor Sensini. L’argentino era rientrato in estate a Udine con il ruolo di “chioccia” per i tanti giovani, soprattutto stranieri, e per far tirare il fiato ai titolari. Ora, invece, è diventato assolutamente indispensabile, oltre che inamovibile, e non solo per assenza di concorrenti, visto che quasi sempre risulta fra i migliori in campo. E anche nel dopo partita Nestor è un esempio di intelligenza e misura.

«La Reggina ha giocato una gran partita, sorprendendoci soprattutto nel primo tempo. Poi la partita è stata equilibrata e noi abbiamo avuto il merito di sfruttare l’occasione del rigore. C’è stato, comunque, da soffrire fino alla fine».

– L’Udinese della ripresa è piaciuta sicuramente di più. Cos’è accaduto nell’intervallo?

«Nulla di particolare. Nel primo tempo il nostro ritmo era troppo basso e così, mancando l’imprevedibilità, non riuscivamo ad impensierire la difesa avversaria. Nella seconda parte qualcosa è cambiato ed è arrivata una vittoria importantissima, oltre che fortemente voluta. Non abbiamo certo dominato, ma credo che l’Udinese non abbia rubato nulla».

– C’era il rigore su Warley?

«Potrei rispondere con un classico: ero troppo lontano dall’azione per giudicare. Dico solo che l’arbitro era ottimamente posizionato. Nel primo tempo, invece, ho visto bene un intervento molto dubbio in area su Muzzi. Come spesso accade, una partita è decisa dagli episodi».

– L’Udinese è attesa ora a quattro partite terribili: Juve, Milan e Inter in trasferta, Bologna in casa. Questo successo può essere importante anche sul piano psicologico?

«Certamente, sono tre punti pesantissimi perché ci consentono di affrontare questo ciclo se non con tranquillità, almeno senza l’assillo di fare risultato a tutti i costi. Fuori casa abbiamo perso sia a Piacenza che a Roma, ora dobbiamo provare a conquistare qualche punto, anche se nei prossimi tre incontri non sarà facile».

– Come si è comportata la squadra, in particolare questa difesa assolutamente inedita?

«Il mister è stato costretto a cambiare gli uomini del reparto arretrato in ogni partita e in più con la Reggina è stato provato anche un nuovo modulo, il 3-4-3. Siamo, perciò, ancora alla ricerca del giusto equilibrio. Solo quando saremo al completo potremo giudicare veramente questa squadra. Vorrei, però, sottolineare che i sostituti si stanno comportando molto bene».

– Mercoledì di nuovo in campo per il ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia con il Bari. Quanto vi interessa questa partita?

«Molto, perchè in queste occasioni c’è sempre la possibilità di far giocare chi finora non ha avuto molte occasioni di mettersi in mostra. Ribaltare l’1-4 dell’andata sarà piuttosto complicato, ma ci proveremo comunque».

– Per Sensini è previsto un turno di riposo?

«E’ probabile. La pubalgia mi sta creando qualche problema, tant’è che fino a mercoledì scorso non mi ero allenato. Considerando che sabato saremo di nuovo in campo, a Torino con la Juventus, rischierei di non riuscire a recuperare in tempo. Meglio andare sul sicuro». (di

Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)