TOLMEZZO- L’incontro dei “Cittadini per il Presidente”
Era una promessa fatta dai
Cittadini per il Presidente già in campagna elettorale,
l’appuntamento a Tolmezzo, per affrontare i problemi e le
prospettive dell’Alto Friuli.
L’incontro, che si è svolto Comprensorio montano della Carnia,
rientra in quel percorso di conoscenza delle singole realtà
locali che i Cittadini vogliono intraprendere, per poter
diventare interpreti in Consiglio regionale delle reali esigenze
della gente. Finalità di questi incontri – realizzati in
collaborazione con l’associazione “Una Regione in Comune” – è
anche quello di suscitare nelle persone interesse, condivisione e
partecipazione.
“I Cittadini per il Presidente sono un movimento che non vuole
diventare partito” come afferma il capogruppo in Consiglio
regionale Bruno Malattia “che vuole portare aria nuova nella
politica regionale, lontano dalle logiche partitiche e che vuole
assumersi tutte le responsabilità rispetto agli obbiettivi da
raggiungere con continuità, trasparenza e coerenza”.
Malattia, dopo aver presentato tutti i consiglieri del gruppo dei
Cittadini, ha introdotto le tematiche più urgenti da trattare: la
costituzione della Provincia dell’Alto Friuli, il programma
sanitario-assistenziale per quest’area e lo sviluppo
infrastrutturale.
Per quanto riguarda la costituzione della nuova provincia,
Malattia ha sottolineato come i tempi siano vicini: già nel 2004,
infatti, i cittadini della Carnia verranno chiamati a votare per
decidere se far nascere la quinta provincia del Friuli Venezia
Giulia. Per il gruppo dei Cittadini, la Regione non dovrà perdere
questa occasione per delineare in modo innovativo le funzioni
della provincia e per pensare a come conciliarla con gli altri
enti operanti sul territorio, definendo le competenze di cui
dovrà farsi carico. “Dobbiamo immaginare strutture amministrative
agili in grado di essere efficaci e fortemente operative” afferma
Malattia “per avere questo, bisogna evitare tutto ciò che può
appesantire e rallentare l’attività della nuova istituzione,
eliminando altri organismi superflui”.
Si è poi discusso il tema della sanità e dell’assistenza, con
l’intervento di Lionello Barbina, direttore dell’Agenzia
regionale della sanità, in vece dell’Assessore regionale Pecol
Cominotto che non ha potuto essere presente all’incontro di
Tolmezzo perché indisposto. Barbina ha illustrato il quadro
generale del sistema sanitario regionale mettendo in luce come,
in tale contesto, si inserisce l’Alto Friuli. Il tasso di
rendimento del sistema ospedaliero della nostra regione risulta
essere molto buono rispetto alla media nazionale – ha esordito
Barbina. Certamente vi è un problema trasversale legato
all’incapacità dell’offerta di seguire l’andamento della domanda.
In un sistema, come il nostro, in cui il diritto all’assistenza
deve essere sempre garantito, è fondamentale un riequilibrio
nella distribuzione delle risorse sulla base delle necessità
delle singole aree: un riequilibrio che si ripercuoterà
positivamente nell’Alto Friuli. Nel programma sanitario a cui la
direzione regionale della Sanità sta lavorando, inoltre, è
prevista la modifica della legge 8 con la previsione di una
maggiore partecipazione degli enti locali alle decisioni, in
un’ottica in cui i distretti possano rappresentare un momento
importante di autonomia. Si intende poi far decollare la Legge
quadro per il sistema integrato in campo assistenziale ed è già
stato stabilito che le risorse da destinare alla sanità per il
2004 dovranno avere un incremento del 5% rispetto a quest’anno,
appunto in direzione del riequilibrio. “Entro la primavera del
2004” ha concluso Barbina “sarà operativo il nuovo progetto del
sistema sanitario sia ospedaliero che territoriale”.
La parola è poi passata a Uberto Fortuna Drossi, consigliere dei
Cittadini e presidente della IV Commissione, che si occupa di
infrastrutture, edilizia e territorio.
Fortuna Drossi ha sottolineato che la situazione dello sviluppo
infrastrutturale dell’Alto Friuli è piuttosto sconfortante perché
pochi sono i finanziamenti e pochissime sono le competenze della
Regione al riguardo. Si auspica che quanto prima la Commissione
paritetica stabilisca la nuova suddivisione di competenze tra la
Regione e l’ANAS. La Regione – ha osservato ancora Fortuna Drossi
– concorre alle spese per le infrastrutture per il 10% e
nell’arco dei prossimi 4-5 mesi verranno attuati molti
interventi. E’ fondamentale che si persegua una politica
infrastrutturale maggiormente rispettosa dell’ambiente avendo il
coraggio di affrontare anche temi ‘scabrosi’ come lo sghiaiamento
dei fiumi. Certamente la Regione dovrà strutturare una nuova
difesa del territorio che parta dal fatto che gli eventi
straordinari stanno ormai diventando di ordinaria
amministrazione.
Si è aperto, poi, un vivo dibattito con gli amministratori e i
numerosi cittadini intervenuti, momento che si voleva come
centrale all’incontro di Tolmezzo. Tra gli amministratori, il
sindaco di Ovaro, Lino Not, ha chiesto ai Cittadini di mantenere,
insieme agli altri componenti della coalizione, le promesse fatte
in campagna elettorale sui punti del programma Illy che
riguardavano la Provincia dell’Alto Friuli e il passaggio di
competenze dall’Anas alla Regione sulle strade statali. Viviana
Londero, sindaco di Osoppo, ha chiesto di sensibilizzare il
Consiglio rispetto all’importanza del referendum e ha
sottolineato la valenza di una nuova provincia, particolarmente
giustificata dalla fragilità di questo territorio. Provincia che,
secondo la Londero, potrebbe rappresentare l’ultima possibilità
per la riqualificazione di quest’area.
E’ poi intervenuto il sindaco di Enemonzo, Alessandro Cosano, che
ha richiamato l’esigenza di valutare in profondità la sfida
legata alla costituzione della nuova Provincia, poiché è
importante valutare se il territorio sarà all’altezza di essere
autonomo. Tra gli altri interventi, anche quello di Giulio
Magrini, ex sindaco di Ovaro, che ha evidenziato la necessità di
uno sforzo collettivo per far decollare questa area e ha proposto
una “Conferenza sull’acqua” da un punto di vista agricolo,
ambientale, energetico, che coinvolga tutto il territorio.
Ha partecipato all’incontro anche il consigliere regionale della
Margherita Antonio Martini, che ha confermato, accanto alle
grandi sfide che l’Europa pone alla regione, il ruolo strategico
della montagna friulana e l’importanza di mantenere la promessa
della costituzione della quinta Provincia per il Friuli Venezia
Giulia.
L’incontro si è chiuso sulle parole di Malattia: “Bisogna
confezionare un contenitore istituzionale funzionale alle
esigenze di questa area e in grado di porsi come strumento
innovativo per realizzare un progetto di sviluppo che deve
nascere dalle idee e dalle responsabilità dei cittadini della
Carnia”.
