AMARO- Marsilio all’assemblea della “Legno Servizi”

La risorsa legno deve poter assicurare
redditività alla zona montana. Per raggiungere questo risultato,
secondo l’assessore regionale alle Foreste Enzo Marsilio, “è
opportuno che tutte le componenti interessate alla ‘filiera
legno’ siano in grado di collaborare con la società cooperativa
Legno Servizi, soggetto individuato già nel 1995 dalla Regione
quale gestore delle utilizzazioni forestali”.

E’ questa in sintesi la strategia che la Regione ribadisce, e che
intende perseguire, per valorizzare quella che un tempo era
chiamata “forestazione”, ovvero l’intero percorso della risorsa
legno, dal taglio delle piante, al trasporto nei luoghi di
lavorazione (segherie o falegnamerie, cioè le aziende per la
realizzazione di prodotti lavorati), alla commercializzazione.

Una filiera, dunque, secondo quanto specificato dall’assessore
regionale alle Foreste Enzo Marsilio intervenuto nella sede
dell’Agemont all’assemblea di “Legno Servizi”, che potrà
assicurare reddito nelle sue diverse fasi solamente se le
articolate realtà che la compongono riusciranno a fare sistema,
ovvero a collaborare in un’ottica di economia integrata.

Più semplicemente, secondo Marsilio è indispensabile che Legno
Servizi, cooperativa della quale sono socie l’Assindustria
friulana e la Lega delle Cooperative, divenga il vero e unico
gestore della filiera. Che a Legno Servizi sia conferito dai
Comuni, che sono i principali proprietari dei boschi dai quali si
ricava il legname, la gran parte degli alberi da taglio. Ma nel
contempo le segherie e le aziende di trasformazione situate nella
montagna del Friuli-Venezia Giulia si dovranno approvvigionare
esclusivamente del legno ricavato in loco.

“Nel complesso, occorre – ha detto Marsilio – che si verifichi un
salto di qualità del modo di operare di tutte le componenti della
filiera, dagli utilizzatori forestali, ai quali gli operatori
chiedono di impiegare manodopera locale, fino alla fase di
trasformazione. Occorre cambiare mentalità, uscire dai
particolarismi e dirigersi assieme verso il comune obiettivo di
valorizzare la risorsa legno, il bosco, l’ambiente naturale, per
trattenere più gente in montagna e creare un’economia di scala
settoriale nel comprensorio montano”.

Marsilio ha anche parlato degli orientamenti della Regione
relativamente alle biomasse, cioè all’impiego del materiale
vegetale ricavato dalle aree incolte e abbandonate o dalle rive
dei corsi d’acqua, per produrre calore.

“La Regione – ha ribadito l’assessore – crede in tale progetto,
ma occorre che ne siano definiti i limiti e gli obiettivi, sempre
in un’ottica di sistema”.

Marsilio ha infine annunciato per il 30 ottobre un incontro con i
rappresentanti dei Comprensori montani, per affrontare i problemi
dell’agricoltura di montagna ma anche della “filiera legno”.

L’assemblea di “Legno servizi” era stata aperta dal presidente
Gerardo Ciriani, il quale aveva illustrato i progetti “Filiera
legno” e “Legno Carnia”, si era soffermato sui punti di crisi del
settore e aveva ricordato la positiva esperienza della
cooperativa al Saie, fiera specializzata svoltasi a Bologna.

Ciriani aveva anche illustrato i dati dell’attività svolta dalla
cooperativa, la quale nel 2002 ha commercializzato 10 mila metri
cubi di legname, 20 mila nel 2003, e ha in programma di avviare
alla lavorazione 30 mila metri cubi nel 2004. L’attività di
“Legno servizi” secondo Ciriani, per essere remunerativa si
dovrà attestare dal 2005 sulla vendita di oltre 40 mila metri
cubi di legname.

Sono intervenuti tra gli altri nel corso dell’assemblea il
vicepresidente di “Legno servizi” Alvio Di Gleria, il consigliere
di amministrazione Sandro Della Mea, il consigliere regionale e
sindaco di Ampezzo Petris e numerosi amministratori, operatori,
tecnici.