TOLMEZZO- L’assessore Marsilio incontra i sindaci carnici
La parola d’ordine è “lavorare insieme, fare
sistema per ragionare su strategie di sviluppo possibili e
concretizzarle in progetti organici, condivisi, il più possibile
integrati dove più Comuni, per zone omogenei, si impegnino nel
risultato finale”.
L’assessore regionale Enzo Marsilio lo ha sottolineato con forza,
oggi a Tolmezzo, ai sindaci della Carnia, nel primo di una serie
di incontri programmati con i quattro Comprensori montani che
hanno ridisegnato la geografia istituzionale della montagna.
Sullo sfondo una nuova logica di intervento che la Regione vuole
seguire dando, alle sempre minori risorse disponibili, una
risposta con programmazione di qualità su indirizzi precisi di
sviluppo possibile del territorio.
Specifici i temi: dall’agricoltura ai settori lattiero- caseari,
alle malghe, al Piano di sviluppo rurale per boschi e foreste,
alla filiera del legno, ma unico l’approccio: quel “fare insieme”
che diventa un valore aggiunto su programmi e progetti che devono
vedere l’impegno di Comuni, Comprensorio ed Enti e Associazioni
che in montagna operano.
Il rischio è che se entra in crisi un settore, si creano le
premesse perché, a cascata, i problemi ricadano su altri
versanti: un esempio, dice Marsilio, è quello che viene dalla
situazione di crisi delle latterie che porterebbe, se non
affrontata in tempo, ad una riduzione del comparto zootecnico, ad
un abbandono progressivo delle aree a pascolo
ed ai problemi che ne deriverebbero per la necessità di sfalcio
dei terreni non più utilizzati.
Un esempio applicabile, però, anche in altri settori di
intervento.
Saranno quindi, ha annunciato Marsilio, individuati ed indicati
criteri e griglie di priorità che daranno il via libera ai
finanziamenti.
Non meno importante il Fondo montagna il cui riparto è ora
affidato alla piena autonomia dei Comprensori.
Ma anche qui andranno individuati alcuni settori che ci
consentano, nei prossimi anni, di delineare la strada di sviluppo
che vogliamo percorrere su indirizzi precisi senza
generalizzazione degli interventi.
Infine il tema dei bandi comunitari. Ci vuole, ha concluso
l’assessore, una grande e rinnovata attenzione da parte dei
Comuni nel seguire quanto Bruxelles propone su occasioni ed
opportunità che non possono essere perse.