OSOPPO- Inaugurato il nuovo centro di ricerche della Fantoni
L’innovazione quale elemento fondamentale
dello sviluppo dell’economia e del benessere della società.
Su questo tema si è articolato l’intervento dell’assessore
regionale alle attività produttive Enrico Bertossi, intervenuto a
Osoppo assieme al presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini, a portare il saluto della Regione all’inaugurazione del
Nuovo Centro Ricerche Fantoni.
Bertossi ha infatti affermato che “nella nostra regione si è
fatto molto ma si è persa negli anni la vera strategia di una
politica economica unitaria, che coinvolgesse tutti i soggetti
interessati in un dialogo complessivo, e organizzasse la
pianificazione economica attraverso un lungimirante intervento
del settore pubblico sul privato, secondo un disegno stabilito”.
Perciò, secondo l’assessore la Regione deve essere in grado di
sostenere una politica economica mirata alla massima possibilità
di produrre idee e alla capacità di trasferirle alle imprese.
Dunque, supporto alle iniziative dei luoghi di produzione della
conoscenza, che sono le università e i centri di ricerca, per
sviluppare nel tessuto produttivo la voglia di fare impresa, in
un’epoca che Bertossi ha definto “post-industriale”, nella quale
è quindi elevata la necessità di innovazione.
Innovazione, ha concluso l’assessore, che passa attraverso i
settori della microelettronica, dell’information technology,
delle biotecnologie, delle nanotecnologie e dei nuovi materiali.
Come ha specificato il presidente del Gruppo, Paolo Fantoni, le
attività del Centro Ricerche, attivo da sette anni, hanno
l’obiettivo di “sviluppare l’innovazione nell’ambito del
distretto del mobile, quale presupposto per l’eccellenza sul
nuovo scenario competitivo internazionale. Eccellenza che
significa competitività fondata sulla ricerca e sulla crescita
delle capacità produttive, nonché della qualità”.
Proprio la competitività, secondo il Premio Nobel Rita Levi
Montalcini intervenuta alla manifestazione, deve essere uno degli
obiettivi del nostro Paese, e va perseguita incrementando le
risorse per la ricerca.
Infatti, secondo il Nobel, la produttività dell’Italia, se
paragonata con quella di altri Paesi a elevato livello
socio-culturale, è ancora lontana da quella auspicata.
Inoltre, molte sono le risorse umane rappresentate da giovani
ricercatori e persone di scienza messe a servizio di altri stati
proprio per la mancanza di opportunità in patria.
Un altro ostacolo da superare, ha concluso la Levi Montalcini “è
rappresentato dalla carenza di rapporti tra le istituzioni di
ricerca e il mondo dell’industria”.
