PRATO CARNICO- Pradibosco punta sul suo albergo

Lo sviluppo turistico della Val Pesarina passa anche attraverso lo sci ed è proprio in vista dell’apertura della stagione invernale, prevista l’8 dicembre (con neve garantita), che l’Amministrazione frazionale di Pesariis sta procedendo alla revisione tecnica dell’impianto di risalita, che fra l’altro dovrà essere sostituito e possibilmente ampliato nel 2006. A questo proposito c’è già stato un positivo interessamento dell’assessore regionale Bertossi. Fondamentale è anche il ruolo dell’albergo Pradibosco, costruito negli anni ’60, di proprietà dell’Amministrazione e affidato da tempo in gestione alla famiglia Piva. Recentemente si è avuta una parziale ristrutturazione dell’albergo, che dispone di 100 posti letto, per un importo complessivo di 800.000 euro. Ora, però, sono indispensabili nuovi investimenti di completamento e qualificazione della struttura, quali serramenti al piano terra, arredo delle camere, nuova reception, arredo bar e sala da pranzo. L’Amministrazione aveva presentato domanda alla Regione per complessivi 256.000 euro ma la Lr 2/2002 non contempla fra i beneficiari che i soggetti imprenditoriali privati in regime di “de minimis” e quindi la domanda è stata respinta. “E’ come se ciò che abbiamo fatto finora non fosse servito a niente- dice il presidente Giuseppe Solari- Gli investimenti complementari che abbiamo proposto sono indispensabili perché, dopo l’adeguamento strutturale, l’albergo deve diventare anche più bello per soddisfare la clientela e sopravvivere dal punto di vista gestionale”. Ma c’è anche una “sfida” alla Regione, come spiega il segretario Delio Strazzaboschi: “La legge nazionale per la montagna e quella regionale incentivano le pluriattività, valorizzano il ruolo degli enti locali anche minori e, soprattutto, vincolano i soggetti pubblici a trasferire in montagna tutte quelle attività che non prevedono lo spostamento fisico di merci, come ricerca, innovazione, formazione e aggiornamento- dice- Vogliamo che all’hotel Pradibosco vengano innanzitutto a fare formazione e corsi di aggiornamento i dipendenti pubblici, in linea con quanto disposto e mai attuato dalle leggi per la montagna”. L’Amministrazione, quindi, anche per specializzare e destagionalizzare l’offerta turistica locale, propone la sua destinazione complementare a centro convegni e formazione.