TARVISIO- Faleschini (Uapi) contro il sindaco Baritussio
“L’Amministrazione comunale deve prendere atto che Tarvisio non è più città di confine e che il commercio, se non si rivedono profondamente le politiche cominciando dal piano regolatore della città, non ha più le prospettive di sviluppo di un tempo. Per questo occorre riconvertire parte dell’economia cittadina e di vallata orientandola verso l’artigianato, le produzioni agroalimentari e in definitiva verso il turismo. Solo così anche il commercio, che sta pagando anche il prezzo derivato dall’apertura di troppi centro commerciali, potrà ritrovare un po’ di ossigeno”.
Lo evidenzia il presidente di Confartigianato di Udine Carlo Faleschini che aggiunge: “L’assessore alle attività economiche della Provincia di Udine, Irene Revelant, ha recentemente posto all’attenzione delle categorie economiche e alle forze politiche e sociali un Pit, un Piano integrato territoriale. Ritengo che si tratti di un ottimo strumento sul quale tutti debbono esprimere la propria opinione e sarebbe auspicabile che il Comune di Tarvisio, superando l’attuale empasse, provvedesse a coinvolgere nel dibattito le forze economiche e sociali del territorio”.
Secondo Faleschini, infine, sarebbe un grave errore non sfruttare gli enormi investimento effettuati in occasione delle Universiadi modificando la vocazione turistica dell’area introducendo, nell’ex autoporto di Coccau, insediamenti e attività che paiono difficilmente compatibili con l’ambiente. “Fra non molto – conclude Faleschini – la Slovenia entrerà a far parte dell’Ue e potrebbe sorgere quell’Euro-regione alla quale Illy, Galan e Haider fanno sempre più spesso riferimento. Se questa è la nuova cornice in cui saremmo chiamati ad operare sarebbe opportuno riflettere a fondo sul nuovo ruolo che Tarvisio e con essa la Val Canale e la Can del Ferro intendono svolgere”.
